(ANSA) - GENOVA, 16 MAR - "La casa maternità è stata
sottoposta a sequestro in base al presupposto per cui l'attività
del parto non possa essere effettuata in ambiente extra
ospedaliero. Detto assunto, già di per sé discutibile, per il
fatto che fino a poche decine di anni fa una grande quantità di
parti avveniva fra le mura domestiche, viene desunto dalla
circostanza per cui all'interno dell'ordinamento regionale
ligure non esiste una norma che espressamente autorizzi il
personale sanitario".
"Ciò al contrario di quanto avviene nella maggior parte delle
altre regioni italiane in cui la possibilità di effettuare i
parti all'interno di case maternità al di fuori dell'ambiente
ospedaliero è, espressamente, consentita. Le mie assistite, pur
consapevoli dell'assenza di qualsivoglia divieto anche
all'interno del territorio della Regione Liguria, hanno
scrupolosamente proceduto a formulare numerosi interpelli a
seguito dei quali mai gli è stata prospettata l'impossibilità di
esercitare la loro attività", prosegue il difensore.
"Queste ultime, pur trovandosi a subire il pregiudizio di una
evidente incertezza normativa, si stanno attivando per riaprire
immediatamente la struttura e continuare a fornire un servizio
pacificamente erogato nella maggior parte delle altre Regioni
italiane", conclude. (ANSA).
Casa maternità sequestrata: legale, al lavoro per riaprire
(Vedi 'Nas di Genova sequestrano...' delle 11.51)