(ANSA) - GENOVA, 23 MAR - Due fronti di indagine aperti per
l'infortunio di ieri a Pegli costato la vita a Chokri Bouhali,
operaio edile tunisino di 45 anni. Da un lato, nel mirino degli
investigatori è finito il committente dei lavori, il
proprietario della casa alla cui ristrutturazione stava
lavorando Bouhali prima di precipitare dal tetto.
Gli ispettori del nucleo Prevenzione e sicurezza ambienti di
lavoro della Asl3, guidati dall'ingegnere Antonio Mercurio,
hanno sequestrato il cantiere e acquisito tutta la
documentazione relativa ai lavori per accertare se il
committente abbia scelto la ditta verificando che la stessa
avesse tutti i requisiti per potere intraprendere un lavoro così
importante. Bouhali, infatti, non stava ristrutturando solo gli
interni della villetta a due piani, ma anche la parte esterna
tant'è che aveva montato le impalcature su tutte le facciate
fino al tetto. Gli investigatori, coordinati dal pubblico
ministero Giuseppe Longo e dall'aggiunto Francesco Pinto,
vogliono anche verificare che non vi fossero lavoratori in nero.
E' vero che la vittima aveva una partita Iva ed era titolare
della ditta individuale. Ma a dare l'allarme è stato un amico
che era con lui in cantiere e che, secondo i primi accertamenti,
non aveva alcun contratto. Il pm ha intanto disposto l'autopsia.
(ANSA).
Operaio caduto da tetto, nel mirino committente lavori
Accertamenti su regolarità cantiere e lavoratori in nero