(ANSA) - GENOVA, 15 APR - "Non posso che ribadire, a oggi,
che dopo avere ricevuto documentata rassicurazione che l'intero
sistema strallato del viadotto era stato analizzato, valutato e
ristrutturato, io non potevo e non dovevo avere dubbi sulla
stabilità dell'opera". E' quanto ha detto in aula Mauro
Malgarini, uno dei 58 imputati a processo per il crollo del
ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 vittime).
"Non dovevo avere dubbi sulla stabilità dell'opera - ha
continuato - e ciò fino al 2030 data in cui il progettista e il
collaudatore avevano decretato che si dovesse riconsiderare una
valutazione approfondita".
L'ex dirigente ha ripercorso il lungo elenco degli interventi
svolti negli anni '90 e dal 2000 al 2010. "All'inizio del
mandato ho ricevuto precisa rassicurazione da parte dei tecnici
di Spea che alla data dell'11 aprile 1994 i lavori eseguiti
sugli stralli delle pile 9, 10 e 11 del Polcevera avevano sanato
tutti i difetti presenti in precedenza sull'opera". Malgarini
continuerà a parlare anche domani e non è escluso che possa
finire mercoledì. Dopo le sue spontanee dichiarazioni riprenderà
la discussione dei consulenti di parte sulle cause del crollo.
(ANSA).
Ponte: imputato, dopo lavori rassicurazioni su stabilità opera
Malgarini, "non potevo e non dovevo avere dubbi"