(ANSA) - GENOVA, 30 APR - "Alla luce della liberalizzazione
del settore troviamo illegittimo e irragionevole che le nostre
imprese debbano essere soggette agli obblighi dichiarativi e
contributivi verso Art".
Alessandro Pitto, presidente di Fedespedi, la federazione
degli spedizionieri italiani, ribadisce il "no" alla richiesta
di contributo dell'Autorità di regolazione dei trasporti dopo
che il Tar Piemonte ha respinto l'istanza di sospensione (con
l'obiettivo di annullarla nel merito) della delibera con cui Art
ha individuato a fine 2023 le categorie tenute al pagamento del
contributo, presentata insieme a Confetra, Alsea, Spediporto e
Anita.
Fedespedi, 'illegittima la richiesta di contributo all'Art'
Respinta richiesta sospensione al Tar, Spedizionieri rilanciano