(ANSA) - GENOVA, 14 MAG - La Liguria deve fare ancora un po'
di strada per un futuro sostenibile, e a dimostrarlo sono le
slide, mostrate dall'ex ministro alle Infrastrutture Enrico
Giovannini, ordinario di Statistica economica all'università Tor
Vergata. La regione tra i 17 obiettivi, raggiunge un valore
totalmente positivo solo nel "consumo e produzione responsabili"
mentre ha il "pallino rosso" per gli obiettivi: sconfiggere la
povertà, acqua pulita e servizi igienico sanitari, energia
pulita e accessibile.
L'obiettivo, infatti, è quello di diffondere i temi di Agenda
2030, il piano d'azione per il pianeta, siglato da 193 paesi
delle Nazioni Unite. Per Giovannini, che è direttore scientifico
dell'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (asvis), la
ricetta è una sola.
"Innovazione, innovazione e innovazione, da tutti i punti di
vista - ha detto Giovannini - che non vuol dire semplicemente
innovazione tecnologica o infrastrutturale, ma anche innovazione
sociale. Nel rapporto che, come Asvis, abbiamo pubblicato la
scorsa settimana, si vede che se prendiamo la transizione
energetica a sé, come un elemento quasi obbligato, non abbiamo
grandi benefici per l'economia per l'occupazione. Ma se invece
la prendiamo come l'occasione per fare innovazione a tutto campo
allora il reddito può crescere, l'occupazione può crescere, e
anche il rapporto debito pil si riduce. Per far questo però non
basta la politica nazionale serve anche la politica nei
territori, alle regioni, i Comuni, ed è qui dove la nuova
strategia di sviluppo sostenibile che il governo ha approvato a
settembre consente un salto in avanti". Una strategia di
sostenibilità che Regione Liguria ha portato avanti attraverso
un percorso di partecipazione e di coinvolgimento di tutti i
settori. "Non c'è un'azione singola, ma un modo di intendere la
capacità di messa a terra di queste risorse - ha ricordato
l'assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone - oggi
quando si costruisce un infrastruttura dobbiamo cercare, nella
progettazione, di renderla il più compatibile possibile con
quello che c'è intorno. Lo diciamo in una regione è che ha una
densità demografica molto elevata ed è costruita in gran parte
su corsi d'acqua e quindi anche il tema di attenzione alle
risorse idriche, sia dal punto di vista del danno potenziale ma
anche di quanto sono importanti da non disperdere". (ANSA).
Giovannini (Asvis), 'fare innovazione a tutto campo'
'Possono crescere reddito e occupazione e ridursi debito-pil'