Liguria

Mar Rosso, Fedespedi 'noli +44%, traffici porti italiani -3,2%'

Il report: "Il tasso di puntualità arrivi navi sceso al 54,6%"

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 10 GIU - I passaggi dal canale di Suez si sono ridotti del 50% nelle prime settimane del 2024 e con la scelta della rotta, più lunga, per il Capo di Buona Speranza, i noli marittimi verso il Mediterraneo sono saliti del 44%. Il report pubblicato dal centro studi di Fedespedi, la federazione nazionale degli spedizionieri italiani, fa il punto sugli impatti della crisi di Suez, a sei mesi dallo scoppio, sui trasporti marittimi. Ed è un quadro che racconta come le nuove rotte stiano avvantaggiando i porti del Mediterraneo più vicini allo stretto di Gibilterra, come Tangeri (il terminal Eurokai registra una crescita del 26%) e i porti spagnoli (complessivamente in crescita del 12,1%). Cresce il transhipment e calano i porti serviti con servizi diretti. "I porti italiani evidenziano nel complesso una flessione del 3,2% nel primo trimestre del 2024 su cui pesa, tuttavia, anche l'andamento poco brillante del commercio internazionale nei primi due mesi dell'anno: esportazioni +0,6% e importazioni -10,4%. - spiega il presidente di Fedespedi Alessandro Pitto -. Occorre investire sulla nostra capacità di essere competitivi sul mercato del commercio internazionale, recuperando in questo modo eventuali quote di traffico perse a causa delle mancate toccate delle rotte presso i nostri porti". La situazione resta critica e restano le preoccupazioni. In particolare per quanto riguarda gli scali italiani lo studio evidenzia, fra quelli censiti: "in crescita La Spezia (+8,9%), Salerno (+5,1%) e Genova (+1,1%), mentre gli altri mostrano tutti un segno negativo, in particolare quelli adriatici, come Trieste, i cui risultati sono influenzati dalla riduzione delle attività di transhipment, Venezia e Ravenna". Sul fronte dei ritardi negli arrivi delle navi, dopo il peggioramento iniziale la situazione è migliorata ma il tasso di puntualità di aprile è al 54,6% contro il 62,2% di aprile 2023. (ANSA).
   

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