(ANSA) - GENOVA, 13 GIU - "Chi ha il senso dello humour ha
diritto al 30 per cento di sconto sull'età". Lo sosteneva
Luciano De Crescenzo e la sua frase compare nella prima pagina
del volume "Sorridi sei a Bordighera - I Manifesti del Salone
Internazionale dell'Umorismo 1947-2023".
Era il 1947 quando Cesare Perfetto, un romano trapiantato a
Bordighera creava il Salone Internazionale dell'Umorismo. Il
Salone Internazionale dell'Umorismo è stato per oltre mezzo
secolo un evento di livello internazionale di grande interesse
mediatico e che ha visto la partecipazione di disegnatori,
vignettisti e scrittori di prestigio mondiale. La "Palma d'oro"
era un premio ambitissimo, sia dai disegnatori che dagli
scrittori: al vincitore veniva chiesto di disegnare il manifesto
per l'anno successivo. Il volume "Sorridi sei a Bordighera"
raccoglie, con un racconto che ricostruisce graficamente la
storia del Salone, i manifesti firmati dai maggiori disegnatori
internazionali (da Jacovitti a Peynet, da Quino a Mordillo). Una
storia interrotta nel 1999 quando Cesare Perfetto decise di
chiudere la manifestazione e poi riaperta nel 2022 quando Gigia
e Rossella Perfetto e Claudio Marchiori hanno deciso di
ripartire con una retrospettiva.
"Chi avrebbe mai pensato di vedere arrivare ogni estate a
Bordighera, cittadina di 10 mila anime, personalità del mondo
dello spettacolo, della cultura, della politica - hanno detto le
figlie Perfetto - Eppure venivano per ritirare un premio, per
passare qualche giorno spensierato in buona compagnia: tra gli
altri hanno partecipato al Salone quattro premi Oscar (Benigni,
Loren, Fellini e Morricone) e un premio Nobel come Dario Fo".
"Un testo importante - ha detto il presidente ad interim
Alessandro Piana - tanto da ricostruire con originalità e con
particolari inediti la storia del Salone Internazionale
dell'Umorismo di Bordighera e i suoi legami con l'evoluzione del
costume, del profilo sociale e culturale degli ultimi decenni".
(ANSA).
A Bordighera libro celebra Salone internazionale dell'umorismo
Raccolta di manifesti firmati da Quino, Mordillo, Jacovitti