Liguria

Sicurezza lavoro, Fillea Cgil 'aumentano denunce infortunio'

Mari, 'necessario intervenire sulla dignità del lavoro'

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 14 GIU - Aumentano le denunce di infortunio sul lavoro in edilizia, al 30 aprile sono 452, un centinaio in più rispetto allo stesso periodo del 2023 e, purtroppo si registra anche un mortale, un operaio di 57 anni che ha perso la vita mentre lavorava in un cantiere a Savona, il 5 febbraio scorso. Si deve partire da questi numeri per meglio comprendere il titolo dell'iniziativa organizzata dalla Fillea Cgil Genova Liguria, 'Ritorniamo a casa: salute e sicurezza sul lavoro nelle costruzioni', un momento di confronto tra istituzioni, enti e rappresentanti dei lavoratori. "Quella della sicurezza sul lavoro è un'emergenza anche in Liguria - spiega Federico Pezzoli, Segretario Generale Fillea Cgil Genova e Liguria - abbiamo creato molte sinergie tra i soggetti coinvolti in questa delicata materia con l'obiettivo di fare un salto di qualità nella prevenzione, nella informazione e sui controlli". Anche perché i numeri restano molto preoccupanti: nel quinquennio 2018-2022 le vittime sul lavoro nel settore costruzioni sono state 26, nessuna nel 2023, e già una vittima nei primi mesi del 2024. "Bisogna cambiare il sistema degli appalti - sottolinea Alessandro Genovesi, segretario generale Fillea Cgil nazionale - e un modello di impresa che si deresponsabilizza. Servono leve culturali, politiche, normative: tutto ciò che qualifica l'impresa, che fa da deterrente e alza la legalità va fatto".
    Secondo il sindacato c'è una responsabilità diretta delle imprese e delle istituzioni che non investono in salute e sicurezza sul lavoro. "La politica deve farsi carico di questa emergenza nazionale che deve essere contrastata con tutti gli strumenti possibili - conclude il segretario generale Cgil Liguria Maurizio Calà - molti dei quali sono contenuti nelle proposte sindacali presentate al governo e completamente disattese". Una prima risposta arriva dal segretario della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni e la sicurezza sul lavoro, Francesco Mari. "Ciò che determina molto spesso gli incidenti sono ritmi, orari, età dei laboratori - ha detto - e su questo non si può intervenire soltanto operando sulle norme relative alla sicurezza ma più complessivamente sulla dignità del lavoro. Occorre intervenire con una riforma delle sistema pensionistico che non peggiori le condizioni di chi lavora e non peggiori la vita di chi va in pensione, andandoci con quattro soldi". (ANSA).
   

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