Liguria

Un avatar del cervello aiuta a capire la risposta ai farmaci

Questi gli obbiettivi di Mnesys presentato a Napoli

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 21 GIU - Dalla creazione di avatar digitali del cervello umano per studiare la risposta a farmaci e malattie, allo sviluppo di nuovi biomarcatori per la diagnosi precoce, fino all'identificazione di nuovi bersagli cellulari e molecolari per approcci farmacologici innovativi. Sono questi gli obiettivi di Mnesys, una rete che coinvolge 500 scienziati provenienti da 25 fra atenei pubblici e privati, enti di ricerca e imprese. Capofila l'Università di Genova, focalizzata sulle tematiche delle neuroscienze e della neurofarmacologia, che ha ottenuto uno stanziamento record di 115 milioni di euro dal Pnrr a supporto di oltre 200 progetti. I primi risultati di Mnesys, che è il più ampio programma di ricerca sul cervello mai realizzato in Italia, sono stati al centro del primo forum nazionale delle neuroscienze in corso a Napoli, dove sono stati presentati i nuovi approcci per le neuroscienze sperimentali e cliniche in una prospettiva di medicina di precisione, personalizzata e predittiva con un impatto trasformativo sulla cura delle patologie del sistema nervoso e del comportamento.
    "Uno sforzo congiunto di ricerca di base - spiega Antonio Uccelli, ordinario di neurologia, direttore scientifico del Policlinico genovese San Martino e direttore scientifico del progetto - che intende stimolare l'interazione tra università, istituti scientifici e industria per raggiungere risultati di alto profilo grazie a tecnologie digitali e all'intelligenza artificiale al fine di comprendere i misteri del sistema cervello e sviluppare trattamenti personalizzati per le malattie neurologiche e mentali, tramite la medicina di precisione".
    "Il progetto mira a facilitare la scoperta dei meccanismi di funzionamento del sistema nervoso e delle malattie - aggiunge Sergio Martinoia, ordinario di Bioingegneria e coordinatore del comitato scientifico - attraverso la creazione di avatar digitali del cervello umano cioè la realizzazione virtuale del funzionamento del sistema nervoso in condizioni fisiologiche e patologiche con l'elaborazione, mediante algoritmi matematici, di dati anagrafici, clinici, di laboratorio e diagnostici. Ciò consente esperimenti virtuali per poter studiare la risposta ai farmaci e alle malattie accelerando la ricerca attraverso l'integrazione tra medicina e tecnologie informatiche applicate al cervello". (ANSA).
   

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