(ANSA) - GENOVA, 22 GIU - Il pubblico ministero Francesco
Cardona Albini ha chiuso le indagini sull'avvocato Matteo Minna,
l'amministratore di sostegno di Paolo Calissano, l'attore
genovese stroncato a Roma il 29 dicembre 2021 da un mix di
farmaci antidepressivi. Minna, difeso dagli avvocati Enrico
Scopesi e Maurizio Mascia, è accusato di aver circuito l'attore
e di avergli sottratto oltre 500 mila euro.
A dicembre il giudice aveva disposto gli arresti domiciliari
con l'accusa di peculato aggravato, falsità ideologica - perché
avrebbe redatto false relazioni di sintesi sull'andamento delle
amministrazioni di sostegno a lui affidate -, falsa perizia per
errore determinato da inganno perché avrebbe indotto in errore
il consulente incaricato dal giudice tutelare di Genova di
esaminare la gestione patrimoniale e la regolarità dei
rendiconti presentati in relazione agli incarichi ricevuti. Per
gli investigatori della Guardia di finanza, l'avvocato avrebbe
prelevato ripetutamente dai conti correnti degli assistiti cifre
che poi sarebbero confluite sul suo conto personale. Tali
movimenti di denaro, spesso non rendicontati al giudice
tutelare, venivano giustificati quali pagamenti di fatture
(false) per compensi per assistenza legale o per altre
prestazioni professionali di cui non è stata rinvenuta traccia.
Per nascondere i prelievi Minna ha firmato relazioni periodiche
di sintesi ideologicamente false sull'andamento delle
amministrazioni di sostegno a lui affidate omettendo di riferire
su circostanze rilevanti. (ANSA).
Si appropriò di soldi di Calissano, indagini chiuse per avvocato
Quattro oltre all'attore le 'vittime' dell'amministratore
