Liguria

Violinista Mullova apre il Paganini Genova Festival

Fino al 7 luglio concerti, conferenze ed eventi

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 28 GIU - Sabato 29 giugno, con un grande concerto alle ore 20 al Teatro Carlo Felice, parte il Paganini Genova Festival. Accompagnata dall'orchestra dell'Opera Carlo Felice, diretta da Riccardo Minasi, torna a Genova dopo 25 anni Viktoria Mullova, stella indiscussa del firmamento violinistico mondiale. Il concerto inaugurale ha in programma due importanti brani dell'Ottocento tedesco: il concerto per violino in re maggiore op. 61 di Ludwig van Beethoven (da sempre cavallo di battaglia della Mullova) e la Sinfonia n. 4 in mi minore op. 98 di Johannes Brahms, grande esempio di romanticismo virtuoso.
    Mullova inaugura il Festival che Genova dedica a Niccolò Paganini, uno dei suoi figli più conosciuti nel mondo: una rassegna musicale che dal 2017, promossa e ideata dall'Associazione Amici di Paganini, va affermandosi sulla scena internazionale come il più importante festival dedicato al genio violinistico del grande genovese, sotto l'egida del Comune di Genova, che da quest'anno ha assunto la titolarità della manifestazione. Fino al 7 luglio concerti, conferenze ed eventi (anche gourmet: con i ravioli secondo la ricetta di Paganini, gelati e cocktail) sul territorio coinvolgeranno la città nella dimensione paganiniana, animando non soltanto la Genova del grande musicista - l'Oratorio di San Filippo, Palazzo Ducale, Palazzo Tursi -, ma tutto il centro storico e fino a Sestri Ponente. Dopo il concerto inaugurale di Mullova, arriveranno al Carlo Felice altri due grandi maestri del violino: Kolja Blacher che il 3 luglio si esibirà in veste di direttore e solista presentando l'ouverture dalle Nozze di Figaro di Mozart, il primo e più noto concerto per violino e orchestra di Max Bruch e la VII sinfonia di Beethoven, definita da Wagner l'apoteosi della danza. Il 7 luglio chiuderà il Festival Vadim Repin, con il concerto di Sibelius e la terza sinfonia di Beethoven, "Eroica", sotto la bacchetta di Riccardo Minasi. (ANSA).
   

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