Liguria

Servizi istruzione, a Regione Liguria circa 5 milioni di euro

Assessori, sosteniamo Comuni per servizi a bambini 0-6 anni

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 01 LUG - La giunta regionale ha approvato su proposta congiunta degli assessori alla Scuola Simona Ferro, all'Edilizia Marco Scajola e alle Politiche Socio sanitarie Giacomo Giampedrone, la programmazione 2024 del Fondo nazionale per il sistema integrato dei Servizi di educazione e di istruzione. L'obiettivo è quello di promuovere, consolidare e potenziare il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni di età. Alla Liguria sono stati assegnati dal ministero dell'Istruzione poco meno di 5 milioni di euro (4 milioni 929 mila 457,54 euro per la precisione) che Regione, con questo atto, provvederà a destinare ai vari comuni.
    "Continuiamo a sostenere i comuni liguri con fondi che possano migliorare concretamente la propria rete di servizi educativi - ha detto Ferro -. Si tratta di una programmazione articolata, frutto di un lavoro congiunto, che mira a non lasciare indietro nessuno garantendo, e potenziandoli laddove carenti, presidi adeguati a tutti i bambini dagli 0 ai 6 anni della nostra regione".
    "Attraverso questo provvedimento intendiamo garantire concretamente maggior sicurezza e qualità delle strutture che ospitano i bambini da 0 a 6 anni e favorirne il percorso educativo - sottolinea Scajola -. Si tratta di interventi attesi e necessari che daranno un contributo importante ai Comuni nel percorso di miglioramento del sistema scolastico ligure. Dal 2015 a oggi, come Regione Liguria, abbiamo investito oltre 200 milioni di euro per effettuare più di 500 interventi".
    "Con questo atto si andrà a potenziare il sistema integrato di servizi per l'infanzia della nostra regione - spiega Giampedrone -. Consolidare e rinforzare i servizi dedicati all'infanzia significa investire sul nostro futuro e offrire ai bambini e alle loro famiglie un supporto educativo di qualità che possa anche rispondere efficacemente e in modo più capillare alle esigenze di conciliazione tra i tempi di lavoro e di vita privata". (ANSA).
   

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