Liguria

Toti, su Rinfuse una clausola per evitare revoca concessione

Contenuta nel contratto firmato dall'allora presidente Signorini

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 02 LUG - C'è una clausola nell'atto di concessione del Terminal Rinfuse nel porto di Genova ad Aldo Spinelli che è rimasta sempre sconosciuta ai membri del comitato di gestione dell'Autorità portuale che approvarono (con l'eccezione di Rino Canavese) la proroga trentennale. Si tratta di una clausola di revisione contenuta nel contratto firmato dall'allora presidente del porto Paolo Emilio Signorini che prevede la "revisione della concessione in caso di alterazione nella composizione merceologica dei traffici ovvero in caso di interventi strutturali nel compendio".
    Della clausola i pm che indagano sulla presunta corruzione in Liguria hanno chiesto conto ai membri del comitato di gestione del porto. E tutti hanno risposto che non ne sapevano nulla essendo un atto che non passa attraverso il comitato. In particolare, l'avvocato Andrea La Mattina ha detto che si tratta di "una clausola che non ho mai visto, neppure in altre concessioni". E ha aggiunto che si tratta di una "clausola ambigua" da cui sembra evincersi "una limitazione dell'operatività della revoca" della concessione in caso di cambio della destinazione d'uso dell'area.
    "Qualora ci fosse stata sottoposta - ha aggiunto - mi sarei opposto o quantomeno avrei chiesto più tempo per esaminarla perché sembra sottrarre il concessionario alla revoca. E quella clausola a mio avviso doveva essere sottoposta al comitato di gestione perché fa riferimento a significativi mutamenti degli assetti portuali".
    Secondo gli investigatori quella clausola fu fatta aggiungere nel contratto da Aldo Spinelli che attraverso il presidente del porto Paolo Signorini voleva ottenere una concessione 'tombale', in modo poi da poter trasformare il Terminal Rinfuse in container con la realizzazione della nuova diga dello scalo.
    (ANSA).
   

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