Liguria

Porti fermi per lo sciopero, Genova guida la protesta

Trattative per rinnovo del contratto non soddisfano i lavoratori

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 04 LUG - "Oggi e domani il porto è fermo, i varchi sono chiusi e non si muove nulla, l'adesione è praticamente totale". A dirlo è Fabio Ferretti, di Filt Cgil Genova, che assieme ai rappresentanti di Fit Cisl e Uiltrasporti, presidia il varco di Ponte Etiopia, bloccato da un grande striscione rosso con scritto Portuali Genova. Uno sciopero di 48 ore, indetto a livello nazionale, che è legato al rinnovo del contratto nazionale di categoria. "Questo sciopero è importante - spiega - e si è reso necessario, perché le controparti non sono ancora riuscite a soddisfare le attese dei lavoratori. Manca una reale proposta economica che vada a riprendere il potere di acquisto che i lavoratori hanno perso a causa dell'inflazione. ma il contratto è importante anche per la sicurezza e la dignità nei posti di lavoro". Le proposte arrivate nei giorni scorsi, però, sono ancora abbastanza lontane da quello che i lavoratori ritengono un obiettivo minimo per proseguire la trattativa.
    "I lavoratori non hanno accettato di buon grado l'ennesima proposta - spiega Stefano Degli Innocenti di Uiltrasporti - che sui minimi tabellari è ritenuta inconsistente. Un'offerta non apprezzabile soprattutto pensando a quello che è stato il lavoro dei portuali sia durante la pandemia che per i record che i lavoratori hanno fatto fare alle aziende del porto". Tra i punti irrinunciabili del contratto anche quelli legati alla sicurezza dei lavoratori. "Nelle richieste che abbiamo formulato c'è la riforma degli accordi rispetto agli Rsl di sito e agli Rls aziendali che devono avere più ore per la formazione - sottolinea Massimo Rossi di Fit Cisl Liguria - e più libertà di monitorare all'interno dei vari terminal per fare prevenzione. E questo è uno dei punti fondamentali visto gli incidenti che ci sono stati nei porti". (ANSA).
   

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