Liguria

Appello parroco per visite mediche bimbi, Asl risponde sì

'Nessuna disponibilità senza pagare'. Azienda, trovata soluzione

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 11 LUG - Arriva da don Giacomo Martino, "quadri-parroco" di quattro parrocchie del centro di Genova, un appello per risolvere il problema delle visite medica preventive previste dal regolamento ASL Liguria e Piemonte nei 5 giorni prima della partenza dei campi estivi. "Da ormai 10 giorni i 250 genitori dei 130 ragazzini di elementari e medie che porterò la prossima settimana nei campi parrocchiali - spiega don Giacomo - chiamano per prenotare la visita ma non trovano disponibilità, solo una parte ha trovato un appuntamento ma per gli altri non ci sono posti, rimane la visita a pagamento che, però, contrasta con la grave diminuzione del potere di acquisto che hanno le famiglie. Per le quote dei campi abbiamo tirato al massimo, offriamo tutto a circa 22 euro al giorno e chi non può, naturalmente, non paga perché nessuno deve restare indietro per motivi economici". Senza questo documenti, però, il parroco rischia: "il penale, una consistente multa amministrativa - spiega - e la chiusura del campo estivo. Ma ad un obbligo di legge corrisponde, mi hanno insegnato, un diritto: quello alla salute pubblica delle nostre ragazzine e ragazzini che vivranno insieme una settimana meravigliosa ed indimenticabile. Cosa fare? Chiedere ai pediatri di venire incontro a questi bisogni chiudendo un occhio sul tariffario regionale? Queste sono le politiche che ci si aspetta si facciano per la famiglia e per i tantissimi ragazzini ed amiche - conclude - che forse, in tutta l'estate, hanno questa unica opportunità di svago e crescita sociale e comunitaria".
    "Nessun bambino resterà a casa". A comunicarlo è la direzione della Asl 3 di Genova che dopo aver ricevuto la lettera di Don Giacomo Martino, che denunciava la difficoltà per le famiglie di avere un appuntamento per le visite medico preventive, previste dal regolamento ASL Liguria e Piemonte nei 5 giorni prima della partenza dei campi estivi, ha trovato una soluzione adeguata. "Il capo del servizi di consultorio famigliare ha contattato il parroco per risolvere la problematica. Questa è una cosa che può succedere - spiegano dalla Asl - perché l'organizzazione del servizio è modulabile, in base alla previsione dei picchi di richiesta. In questo caso, dopo la sollecitazione del parroco genovese si è trovata una soluzione per assicurare la visita in Asl, nei tempi previsti per la partenza, a tutti i ragazzi e le ragazze che ne faranno richiesta". (ANSA).
   

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