Liguria

'Toti dimettiti', in piazza a Genova prove unità centrosinistra

In 2 mila applaudono Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 18 LUG - Duemila persone con gente arrivata appositamente a bordo di pullman ha affollato piazza de Ferrari per la manifestazione promossa dal Pd e 'sposata' dal campo progressista 'Liguria, diritto al futuro' per chiedere le dimissioni di Giovanni Toti e proporre un'alternativa al governo della Regione Liguria. Sullo stesso palco i leader di Pd, M5s e verdisinistra Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Fratoianni che ricorda don Gallo, Conte che non dimentica il Ponte Morandi, Bonelli che attacca il guardasigilli Nordio ed Elly Schlein che ribadisce l'appello a Toti a non tenere "la Liguria ai domiciliari". La manifestazione genovese del centrosinistra si è chiusa alle 19 tra gli applausi di circa 2 mila persone che si sono messe a cantare 'Volta la carta' di De André. La piazza è stata ribattezzata 'dell'alternativa' e al termine i presenti hanno chiesto ancora una volta che la Liguria vada "alle elezioni subito". Tra i presenti il deputato del Pd Andrea Orlando, molti consiglieri di centrosinistra in Regione Liguria e in consiglio comunale.

   Conte 'Toti si faccia da parte, non tenga la regione in scacco' 
   "Non emettiamo sentenze, non siamo un tribunale" 
"Noi non siamo qui per emettere sentenze di condanna nei confronti di singole persone. Non siamo un tribunale. Non c'è alcuna gogna mediatica. Ma è Toti che non deve mettere una sentenza di condanna nei confronti della comunità ligure. Deve farsi da parte, non può tenere in scacco un'intera regione". Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte appena arrivato in piazza De Ferrari a Genova dove sta per iniziare la manifestazione del centrosinistra 'Liguria, diritto al futuro'. "Questa regione ha bisogno di investimenti in sanità. Ha bisogno di investimenti, di sviluppo. Ha bisogno di tutela dell'ambiente, ha bisogno di un governo regionale che sia nel pieno delle sue facoltà e che offre soluzioni concrete". Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte stasera a Genova a margine del suo intervento sul palco della manifestazione del centrosinistra 'Liguria, diritto al futuro'. "Però credo sia abbastanza evidente che è il modello di governo regionale che vien fuori dalle carte, le abbiamo lette, non sono fantasie, è un modello marcio. Non si può pensare di governare una regione incontrando amici e imprenditori - ha concluso Conte - sullo yacht o luoghi inappropriati mescolando interessi privati con quelli pubblici. Quello si chiama mercimonio al di là poi della dei risultati dell'inchiesta".

   Schlein,la Liguria non merita di essere tenuta ai domiciliari(

"E' importante essere qui e esserci insieme per il diritto al futuro della Liguria perché il futuro di questa regione sia rimesso nelle mani dei liguri. Lo diciamo da due mesi ormai: Toti si deve dimettere perché sta tenendo ai domiciliari anche questa regione. E non è accettabile", dice ancora Elly Schlein a margine dell'iniziativa delle opposizioni a Genova. "Oggi arriva un nuovo provvedimento dopo quello dell'arresto con accuse già gravi e corruzione: si parla di finanziamento illecito, mi domando cosa aspetti Giorgia Meloni a chiedere a Giovanni Toti di fare un passo indietro per il bene di questa regione e per la dignità di questa istituzione - prosegue la segretaria del Pd -. E mi domando cosa aspetti a fare un atto dovuto che è la richiesta di sospensione: non c'è alcun precedente in cui un governo ha tenuto a prendere polvere su una scrivania un atto dovuto come la richiesta di sospensione. Chiaramente noi siamo qui per guardare al futuro di questa regione che oggi è paralizzata e non può attendere l'esito del lavoro della magistratura. Alla magistratura spetta di chiarire i profili di responsabilità sulle vicende che sono emerse nelle indagini. Alla magistratura e non alla politica". "Il nostro giudizio è politico - sottolinea Schlein - molto prima di altre cose. Ed è un giudizio pessimo su come è stata governata questa regione, sul sistema di potere che hanno costruito qui e naturalmente siamo qui a proporre insieme di guardare avanti. Questa paralisi non fa bene alla Liguria che ha bisogno di scelte, ha bisogno di rimettere in piedi una sanità che sta facendo grande fatica. Qui ci sono molte persone che hanno bisogno di cure. Penso alle persone anziane. Penso ai bambini e alle bambine con disabilità che in questa regione non hanno una presa in carico. Sanità pubblica quindi, lavoro dignitoso. opportunità per i giovani e poi questa è una terra che ha una grande tradizione industriale alle spalle che va portata nel futuro. Abbiamo vertenze grosse, problematiche, Ilva, Ansaldo, c'è bisogno di progettare un futuro".

   Toti: Orlando, 'la democrazia in Liguria è stata sequestrata' 
   'Quando ero Guardasigilli non commentavo, mandavo ispettori' 
"Mi spiace che a Toti la manifestazione di oggi provochi amarezza, a me ha provocato amarezza leggere del sistema di potere che si è venuto a determinare nel corso di questi anni, al di là degli esiti giudiziari". Così Andrea Orlando, deputato Pd ed ex ministro del lavoro a margine della manifestazione "Liguria diritto al futuro" a Genova. "La valutazione politica è che la democrazia in Liguria è stata sequestrata e che le partite giocate negli anni scorsi non erano ad armi pari. E questo dovrebbe far riflettere tutti -ha proseguito- . Quello che è certo è uno spaccato che emerge di una democrazia sequestrata, di una regione sottoposta ad un sistema di potere pervasivo, di una gestione dei servizi e delle risorse pubbliche tutt'altro che trasparente. E su questo penso che la politica chieda una risposta. Quella di oggi è una mobilitazione popolare a favore del futuro della Liguria guidata dalle forze del centrosinistra, in piazza soprattutto per chiedere di sbloccare questa situazione, per restituire alla Liguria un futuro e evitare di trovarsi in una situazione di impasse che rischia di compromettere gli investimenti su questa regione". "Da ministro della Giustizia quando pensavo ci fossero abnormità nell'iniziativa della magistratura non facevo commenti - ha poi sottolineato Orlando - ma mandavo gli ispettori. Se ci sono riserve sull'attività della magistratura si interessano gli ispettori sennò non si delegittima la magistratura perché il Ministro della Giustizia, per come è scritta la Costituzione, è l'unico che non può fare commenti potendo esercitare l'azione disciplinare".

   Fratoianni, Toti si dimetta, a noi il compito dell'alternativa 
   'Facciamo insieme questa battaglia di civiltà' 
"Noi vogliamo che in questa Regione si vada a votare e vogliamo proporre uniti e unite insieme un'alternativa. Basta finanziamenti alla politica da chi ha rapporti di interesse con la pubblica amministrazione. Facciamo insieme questa battaglia di civiltà. Basta con gli scambi di favore". Lo ha detto il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni in piazza De Ferrari a Genova in occasione della manifestazione delle opposizioni. "Toti si dimetta, - ha aggiunto - a noi uniti il compito di offrire un'alternativa".

Lista Toti, centrosinistra ha preso solo piazza all'ombra 
'Infame portare gente in piazza contro uomo che non può reagire' 
"Il centrosinistra scende in piazza per riempire solo la parte all'ombra di De Ferrari: non valeva la pena evidentemente soffrire un po' di caldo per riconsegnare la Liguria a chi vuole riportarla indietro di 20 anni. Lo hanno capito anche i liguri che non si sono piegati al giustizialismo miope dell'opposizione peraltro spaccata anche in questa occasione, pronta solo a spazzare via ogni principio di garantismo, di presunzione di innocenza e di democrazia. E intanto il gongolare per gli ultimi accadimenti, tutti da dimostrare, non può che far male alla Regione". Così la coordinatrice regionale della Lista Toti, Ilaria Cavo e il capogruppo in regione Alessandro Bozzano commentano l'insuccesso della manifestazione del centrosinistra in Piazza De Ferrari. "Di certo - prosegue la nota - lo fa a questa opposizione che dal palco dice cose tutte diverse. Con Conte che intuisce il flop e dice che la manifestazione "non è per chiedere le dimissioni di Toti" e Bonelli che lo smentisce subito al grido di "a casa, a casa". Con Elly Schlein che prova a darsi un'altra possibilità, ripetendo che questa è sì "una bellissima piazza', ma si autoconsola dicendo che "ce ne saranno altre". Poche idee e ben confuse per chi ha tentato di tenersi unito grazie al giustizialismo. Come è stato autorevolmente osservato, portare la gente in piazza contro un uomo ferito e impossibilitato a reagire non è fare politica, è commettere un'infamia - conclude la nota -. Ora attendiamo che dichiarino di essere scesi in piazza in oltre 1500... Benissimo. Ma l'altro milione e mezzo di abitanti liguri, dov'è? Dal canto nostro, rimaniamo fiduciosi che la verità emergerà e che il presidente Toti potrà continuare a guidare la Liguria verso un futuro prospero e sicuro".

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