Liguria

Ponte Morandi, Possetti 'lottiamo perché emerga verità'

'Memoriale sia luogo espiazione, monito e ricordo perenne'

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 14 AGO - "Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano".
    È stata una frase di Martin Luther King a chiudere l'intervento di Egle Possetti, portavoce del comitato Parenti vittime di Ponte Morandi nel corso della commemorazione per i 6 anni dalla tragedia. Un intervento che è partito dal processo in corso e dalla ricerca della verità. "Siamo lottando insieme ai nostri legali ed alla Procura per l'emersione dell'unica verità possibile - ha detto Possetti - contro ogni mistificazione, contro ogni tentativo di purificare l'acqua che scorre intorno a noi e che cerca di lavare via il segno lasciato dalla perdita di 43 persone". Un tema che si lega, inevitabilmente, a quello della memoria, con l'inaugurazione a novembre, di quello che sarà un luogo simbolico. "Il Memoriale, importantissimo luogo di ricordo e consapevolezza collettiva sta prendendo forma - ha ricordato - speriamo presto di poterlo inaugurare con l'enfasi necessaria e la solennità che merita, affinché diventi luogo di espiazione, di conoscenza storica, di monito costante, di ricordo perenne, contro ogni tentativo di rendere nebulosa la memoria collettiva, che purtroppo si sta dileguando nel tempo, la memoria sopita è conveniente, anche per il potere economico che sta ricevendo un duro colpo dopo l'emersione del marciume alla base della tragedia, quanto emergerà nel processo dovrà essere gridato, dovrà essere illuminato per rispetto a quelle vite che si sono volatilizzate e per tutti noi cittadini che abbiamo bisogno di continuare a sperare che qualcosa intorno a noi sia ancora limpido". E poi l'impegno per promuovere un disegno di legge per dare dignità alle vittime "dell'incuria, come ha sottolineato Possetti nell'intervenuto. "Speriamo possa essere anche un nostro dono per il futuro, segno del lavoro fatto, dell'impegno portato avanti in questi anni, auspichiamo che la futura legge non debba mai più essere utilizzata, segno che la tragedia del Ponte Morandi avrà segnato una svolta". (ANSA).
   

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