(ANSA) - GENOVA, 05 SET - Un detenuto nel carcere di Imperia
si è impiccato stamani nella sua cella. A trovarlo i suoi
compagni che rientravano dall'ora d'aria.
"Mentre il ministro della Giustizia Carlo Nordio, fra annunci
e marce indietro dichiara che non ci sono soluzioni immediate,
proprio quelle che si chiederebbero a un governo degno di tal
nome, in carcere e di carcere si continua a perire e a soffrire
- scrive in una nota Gennarino De Fazio, segretario generale
della UilPa Polizia Penitenziaria -. Le sofferenze più acute,
peraltro, oltre che sui detenuti, vengono inflitte alla Polizia
penitenziaria i cui appartenenti, vittima di aggressioni,
violenze, sottoposti a turnazioni massacranti e privati persino
di fondamentali diritti costituzionali, scontano le pene
dell'inferno per la sola colpa di essere al servizio dello
Stato, abbandonati dalla politica. Francamente, non ci servono
un ministro e un governo che si limitino all'analisi dei
problemi, peraltro molto approssimativa e spesso sbagliata ma
che non indichino e mettano concretamente in campo misure
efficaci e in grado di avviare a soluzione la profonda crisi
carceraria nei tempi richiesti, quantomeno, dal numero e dalla
frequenza dei morti. Siamo arrivati a 15mila detenuti in più
rispetto ai posti disponibili, mentre le voragini negli organici
della Polizia penitenziaria, mancante di oltre 18mila unità, si
fanno sempre più marcate. Così come progressivamente più pesanti
- conclude il segretario della UilPa - sono le carenze
nell'assistenza sanitaria, le deficienze organizzative e la
fatiscenza delle strutture. Al Guardasigilli, che auspichiamo
non abbia frainteso questa definizione, e al Governo chiediamo
quantomeno uno scatto di orgoglio che vada al di là delle
chiacchiere". (ANSA).
Detenuto s'impicca in carcere Imperia, 69^suicidio da inizio '24
Ha aspettato che i compagni di cella uscissero per ora d'aria