(ANSA) - GENOVA, 17 SET - Il delitto del trapano "non è stato
commesso da un soggetto in preda ad una crisi psicotica". Lo
affermano lo psichiatra Pietro Pietrini e lo psicologo forense
Marcello Garofano a cui è la pm di Genova Patrizia Petruzziello
ha chiesto di analizzare le "modalità comportamentali"
dell'assassino.
La relazione parla di una "aggressività reattiva" poiché "i
numerosi colpi inferti alla vittima denotano l'incapacità della
stesso di fermarsi a seguito dell'esplosione di una rabbia
improvvisa, impulsiva e incontrollata". Verduci, secondo gli
psichiatri, dopo aver picchiato la vittima e averla tramortita
con uno sgabello "si è impadronito di un trapano elettrico e con
questo attrezzo ha continuato ad infliggere sul corpo inerme e
agonizzante della vittima ben 15 fori. come se volesse
sfigurare, rovinare e oltraggiare l'integrità fisica della
Borrelli".
La Procura aveva chiesto l'arresto del carrozziere, difeso
dagli avvocati Nicola Scodnik e Giovanni Ricco, ma il gip ha
respinto sostenendo che sono passati troppi anni e l'assassino
potrebbe essere cambiato. La pm ha fatto appello al Riesame e
l'udienza è stata fissata il 23 settembre. (ANSA).
Delitto trapano: consulenti, rabbia improvvisa ma omicida lucido
"Non è stato commesso da soggetto in preda a crisi psicotica"