Liguria

Nautica italiana ancora record, il '24 verso la normalizzazione

Fatturato ed export nel 2023 in crescita a doppia cifra

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 19 SET - Un 2023 ancora da record, al massimo storico, dopo sette anni di espansione, anche se per il 2024 si prevede una "normalizzazione". La nautica tricolore celebra ancora una crescita a due cifre con i dati presentati al Salone Nautico internazionale, contenuti nel report annuale 'La nautica in cifre log2'.
    "I dati di consuntivo del 2023 sono ottimi, come industria nautica italiana, quindi produzione di unità da diporto, di accessori, equipaggiamenti e motori abbiamo raggiunto 8,3 miliardi di fatturato, il massimo storico, una crescita del 13,6%, che se confrontata con 10 anni fa è di tre volte e mezza.
    Un risultato che si vede anche nei dati dell'export che a fine 2023 hanno superato i 4 miliardi di euro di esportazione di unità da diporto in tutto il mondo" spiega Stefano Pagani Isnardi, direttore ufficio studi di Confindustria nautica. "Il 2023 è l'ennesimo anno a doppia cifra - aggiunge - e probabilmente anche l'ultimo dopo questa serie di crescita incredibile. E' fisiologico che dopo tanti anni si arrivi a un tetto e il 2024 sarà un anno di normalizzazione. Alcuni settori come quello della nautica di lusso dei super yacht continuerà a crescere ancora per i prossimi anni, gli ordini continuano ad arrivare anche se con ritmi un po' inferiori ai picchi post-covid. Quindi le barche dai 24 metri in su, continuano ad andare molto bene. Per la piccola nautica, invece, stiamo assistendo a una normalizzazione del settore in questo anno nautico che si è concluso a fine agosto Significa che ci sono segmentazioni di mercato a livello di modelli e di dimensioni che soffrono un po' di più, perché in alcune aree di vendita c'è magari un po' di ingolfamento degli stock degli anni precedenti.
    Però siamo certi che con questi saloni autunnali saranno dei punti di ripartenza in cui si capirà come ci piazzeremo per la prossima stagione".
    La situazione geopolitica non aiuta "perché moltissimi mercati, soprattutto quello americano e quello Nord europeo, sono molto sensibili alla fiducia dei consumatori e alle questioni geopolitiche - sottolinea ancora Pagani Isnardi -. Ma quello che è un po' la fortuna del nostro settore è che esportiamo davvero in tutto il mondo, la nostra produzione di barche viene esportata per il 90%, quindi quando c'è un mercato che funziona meno bene ce n'è comunque un altro che fa un po' da recovery". Gli Stati Uniti si confermano il primo mercato di export della nautica italiana per importanza, in continua crescita. "Negli ultimi anni - conclude - siamo riusciti a consolidare il nostro posizionamento anche per il prodotto alto di gamma che negli Stati Uniti negli ultimi anni era un po' scomparso". (ANSA).
   

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