(ANSA) - GENOVA, 22 SET - "Il mercato sta andando molto bene per il gruppo Sanlorenzo, Bluegame e, da poco più di un mese, anche Swan. Abbiamo fatto un salone di Cannes e stiamo facendo un salone di Genova migliori di quelli dell'anno scorso, anche se non credo sia la situazione comune a tutto il settore".
Per l'industria nautica il 2023 si è chiuso con una crescita ancora due cifre, secondo i numeri presentati proprio all'inaugurazione del Salone Nautico di Genova, con un 2024 che dovrebbe però segnare una normalizzazione, fisiologica dopo la cavalcata di questi ultimi anni, che sembra toccare più la piccola nautica. "E' un momento di consolidamento - spiega Demaria - per le barche più grandi non è un momento di difficoltà. Il 2023 per l'industria nautica si è chiuso con 8,3 miliardi di fatturato e il 2021, 22,23 sono stati anni straordinari, e viviamo ancora il momento positivo, a parte i segmenti più piccoli che sono in sofferenza.
Nel primo trimestre del 2024 il settore ha registrato 300 milioni di crescita e se registriamo una crescita importante non ci può essere un'interruzione". Il gruppo sta già pensando anche alla crescita del marchio storico della vela Swan, appena entrato nell'orbita con un'acquisizione "morbida", nel senso che Leonardo Ferragamo resterà presidente ed entra nel cda di Sanlorenzo. "Crediamo di poter fare molto bene anche nella vela. Abbiamo visto tantissime sinergie. Come grande gruppo abbiamo un peso e una capacità di negoziazione diversa, ma ci saranno anche sinergie di prodotto, su materiali nuovi e sostenibilità per portare a zero emissioni anche la vela. Ci sono già molte idee condivise, stiamo lavorando con loro per fare imbarcazioni più grandi, il mercato c'è. Quindi si vedranno degli Swan più grandi". A proposito di sostenibilità, il gruppo è pioniere, e al Salone ha portato anche il 50Steel di Bluegame, il primo superyacht al mondo alimentato con un sistema di fuel cell a metanolo. Emissioni ridottissime, ma il problema è che per fare rifornimento ha dovuto andare in Albania. Il rischio è che la cantieristica nautica investa per ridurre le emissioni, ma che le imbarcazioni poi restino invendute perché non ci sono strutture nelle marine per fare il pieno. "Faccio un altro esempio - prosegue la Demaria -. Ancora più sostenibile del metanolo sul 50 metri è la chase boat che Bluegame ha costruito per l'Amerca's Cup, lì sono zero emissioni perché la propulsione è a idrogeno. Ma anche in questo caso c'è il problema del rifornimento nelle marine. E' una contraddizione: noi stiamo investendo molto insostenibilità e i clienti stanno diventando più sensibili, però mancano le infrastrutture mentre dall'altra parte le norme sulle emissioni diventano sempre più stringenti. E' una contraddizione".
Salone Nautico, Demaria 'Cannes e Genova meglio del '23'
Le barche a vela del binomio Sanlorenzo-Swan saranno più grandi