(ANSA) - GENOVA, 23 SET - Presidio, davanti alla prefettura
di Genova dei dipendenti della sanità privata, nell'ambito dello
sciopero nazionale per l'intero turno proclamato da Fp Cgil,
Cisl Fp e Uil Fpl, per chiedere il rinnovo dei contratti,
scaduti da diverso tempo, ma anche una unificazione del
contratto della sanità privata, che oggi risulta particolarmente
frammentato. Per i lavoratori della sanità privata e i
dipendenti delle Rsa, oltre duecento mila in Italia e diverse
migliaia in Liguria, la situazione è paradossale. "Queste sono
le lavoratrici e i lavoratori che erano definiti 'eroi' durante
la pandemia - ricorda Diego Seggi, segretario Cgil Funzjone
Pubblica Liguria - mentre oggi sono dimenticati e rappresentano
un costo del lavoro. Le associazioni datoriali dicono di non
poter rinnovare i contratti perché mancano le risorse ma
vigliano ricordare che Cgil Cisl e Uil, assieme alla Regione
Liguria, hanno fatto aumentare di circa 17 milioni il
finanziamento per il sistema sociosanitario, che non risolve
tutti i problemi ma aiuta in termini di sostenibilità
contrattuale". "Questo è un contratto che dovrebbe essere
rinnovato da diversi anni - aggiunge Andrea Manfredi, segretario
Cisl FP Liguria - c'era un accordo ponte che sembrava un
preludio a un rinnovo che portasse a una maggiore equità ma
finora abbiamo avuto soltanto parole, è arrivato il momento di
alzare la testa". Tra i problemi denunciati dai sindacati anche
quello di una frammentazione dei contratti. "Noi chiediamo pari
qualifiche e pari salari - conclude Marco Vannucci, segretario
Uil Fpl Genova - per dare dignità al lavoro di queste persone
che svolgono un compito fondamentale di assistenza a tutela
delle famiglie e degli anziani. Chiediamo un contratto unico per
evitare lo sfruttamento da parte di alcuni datori di lavoro che
utilizzano contratti con 'sindacati gialli' e rivendichiamo
un'attuazione dei contratti firmati dai sindacati maggiormente
rappresentativi". (ANSA).
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