(ANSA) - GENOVA, 30 SET - C'era anche Giobatta Garivotti
Valente, classe 1923, uno degli ultimi sopravvissuti ai campi di
lavoro alla posa della targa commemorativa in onore dei 650.000
militari italiani catturati dopo l'8 settembre 1943, deportati
nei lager nazisti, che mantennero fermo il loro no al
nazifascismo.
"Questa è una storia dimenticata per troppo tempo -
sottolinea il presidente Stefano Giordano, presidente della
sezione genovese dell'Anei - molti internati non ci sono più ma
abbiamo l'obbligo e il dovere di ricordare questa resistenza
silente, non armata, eh racchiude tutta la fatica e lo sforzo
che i nostri militari hanno fatto nei lager tedeschi, campi di
lavoro da dove 50 mila persone non sono più tornate. Persone che
hanno dati vita a quella democrazia che oggi, grazie alla
costituzione, continua a proteggere il nostro paese. Una targa
che viene posta vicino a quella che ricorda Genova città
medaglia d'oro per la resistenza con un legame che racchiude in
sé tutta la r3sietnza che portò la liberazione di Genova senza
morti". (ANSA).
Una targa ricorda 650 mila militari italiani deportati nei lager
Mantennero fermo il loro no al nazifascismo.