(ANSA) - GENOVA, 31 OTT - Faysal Rahaman, l'operaio di 23
anni originario del Bangladesh ma residente a Genova arrestato
un anno fa dalla Digos con l'accusa di fare parte della
organizzazione terroristica pakistana Ttp, affiliata con i
talebani afghani, "si è messo a disposizione dell'organizzazione
terroristica". E' quanto scrivono i giudici nelle motivazioni
della sentenza di condanna, con rito abbreviato, a tre anni, un
mese e 10 giorni.
L'operaio, scrivono i giudici ha aderito "pienamente alle
finalità di eversione del sistema occidentale fino a dichiarare
il proprio assenso al martirio e la propria disponibilità a
raggiungere l'Afghanistan. Ha posto in essere condotte
strumentali al consolidamento ed al rafforzamento
dell'organizzazione secondo le modalità tipiche dove
organizzazioni terroristiche".
Le indagini, coordinate dal pm Federico Manotti della
Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo, erano partite
dopo che il fratello minorenne aveva portato a scuola disegni
della moschea di Gerusalemme con un kalashnikov e la scritta '7
sky'.
Rahaman, secondo gli investigatori, si stava organizzando per
lasciare l'Italia e aveva cercato informazioni su come poter
viaggiare in Europa con la sola ricevuta della presentazione di
rinnovo del permesso di soggiorno accompagnata da altro
documento. Per l'accusa aveva divulgato e fatto propaganda di
messaggi di matrice quaedista. L'ipotesi degli inquirenti è che
l'operaio volesse lasciare il nostro Paese per compiere
attentati.
Gli investigatori avevano scoperto che si stava
auto-addestrando per compiere atti di violenza o di sabotaggio
di servizi pubblici essenziali, oltre a informarsi sull'uso del
fucile mitragliatore AK-47 e sulle tecniche militari di
combattimento. In rete si faceva chiamare "soldato di Dio". Dopo
l'espiazione della pena sarà espulso. (ANSA).
Terrorismo: giudici, operaio a disposizione di organizzazione
Dopo l'espiazione della pena sarà espulso