Liguria

Capotreno ferito, scontro Pd-Bucci in consiglio comunale

Accuse fra il sindaco e il capogruppo D'Angelo, seduta sospesa

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 05 NOV - Animi accesi in consiglio comunale a Genova su un ordine del giorno presentato dal Pd legato al fatto di cronaca del capotreno accoltellato. Il documento, presentato dai consiglieri Simone D'Angelo e Davide Patrone, era legato a una mozione sul potenziamento dei servizi ferroviari nel ponente cittadino (a firma del rossoverde Filippo Bruzzone), introduceva il tema della tutela dei lavoratori dalle aggressioni ma con un riferimento, che il centrodestra ha ritenuto strumentale, a Salvini e alla Lega. La discussione si è infiammata al punto che ne è scaturito uno scontro diretto tra il capogruppo Pd D'Angelo e il sindaco Marco Bucci con il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba che più volte ha dovuto sospendere la seduta per riportare la calma. Gli animi si sono scaldati dopo che, durante l'esposizione, D'Angelo ha fatto cenno a una dichiarazione dell'assessora leghista Francesca Corso, a sua volta polemica con il Pd accusato di "politically correct buonista" nei confronti dei nordafricani.
    Il riferimento all'avversario politica ha scatenato la bagarre, tra toni sempre più accesi sia da parte di D'Angelo sia da parte di altri esponenti della maggioranza che protestavano. Il dem ad un certo punto ha definito genericamente "neofascisti" alcuni esponenti del centrodestra, cosa che ha fatto infuriare anche il sindaco Bucci. Lo scontro è stato totale dopo che, sempre D'Angelo, ha ricordato un episodio dell'ottobre 2022. Quando i lavoratori Ansaldo in sciopero avevano occupato l'aeroporto Cristoforo Colombo Giovanni Toti e Marco Bucci avevano detto che "nessuna vertenza legittima azioni di teppismo". D'Angelo ha riferito la questione dicendo: "Toti e Bucci chiamavano teppisti i lavoratori, noi eravamo dalla parte dei lavoratori". Questa semplificazione ha fatto infuriare il primo cittadino che ha iniziato a urlargli frasi come "Vergogna, dici falsità, Genova non ha bisogno di te". E ancora "Vai fuori". A quel punto anche il presidente del consiglio comunale, a sua volta, ha replicato a Bucci: "Sindaco, questo è il mio lavoro, mi faccia fare il mio lavoro". Quando le grida hanno iniziato a sovrapporsi diventando quasi incomprensibili la seduta è stata sospesa. Al rientro in aula, la mozione ha ricevuto parere positivo della giunta ma l'ordine del giorno è stato respinto dalla maggioranza (ANSA).
   

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