Si svolge da oggi alla Spezia "A bridge to Africa", due giorni di confronto sui temi dei commerci marittimi a cui partecipano delegazioni provenienti da Egitto, Algeria, Marocco e Tunisia. "Parlare di Africa è di stretta attualità da un punto di vista economico, portuale, sociale e lavorativo - dice Federica Montaresi, commissaria straordinaria dall'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale -.
Tra gli organizzatori il Propellers club La Spezia e Marina di Carrara, Click utility e il Comune della Spezia. "Questo evento è pensato per stimolare il business dell'industria manifatturiera e della transizione energetica, obiettivo per cui La Spezia si candida a diventare un punto di riferimento in Liguria e non solo", spiega l'assessora Patrizia Saccone.
Tra il 2018 e il 2023 il valore delle portacontainer nei porti africani è aumento del 20%, ma la navigazione non è sempre sicura come dimostrano le crisi degli stretti, a partire dal Mar Rosso che porta a Suez. "Il tema del rapporto tra l'Italia e il continente africano è caro alla Marina Militare - sottolinea l'ammiraglio Flavio Biaggi, comandante marittimo Nord -. Siamo un Paese marittimo rivolto verso l'Africa e al centro di un corridoio di transito che viene definito un medio oceano tra l'Indo Pacifico e l'Atlantico. Un sistema pieno di sfide da superare in cui la Marina garantisce vigilanza. Il nostro sforzo è considerevole: abbiamo fino a quaranta navi impegnate in mare per 7 mille uomini e donne che garantiscono la libertà delle vie di comunicazione. La presenza della Marina Militare alla Spezia è storica e fondamentale, un punto di forza per una città a forte vocazione marittima".
Alla Spezia 'A bridge to Africa' con delegazioni nordafricane
Convegno con rappresentanti Egitto, Algeria, Tunisia e Marocco