(ANSA) - GENOVA, 16 NOV - Una "Crociera delle radici", da Genova a Santos, per ripercorrere, 150 anni dopo, il viaggio che segnò l'inizio dell'emigrazione verso il Brasile. Allora, era il 21 febbraio 1874, fu il vapore "Sofia" con a bordo 386 lavoratori italiani e le loro famiglie per quello che oggi viene chiamato 'Dia nacional do imigrante italiano'. Questa volta il viaggio, a bordo della "Costa Diadema", che salperà il 30 novembre dal capoluogo ligure e arriverà il 21 dicembre a Santos, sarà decisamente più comodo, ma a bordo sono previste 150 attività, come i 150 anni, dalle cinque mostre agli appuntamenti gastronomici, danza, cultura e sport per raccontare, anche con corsi di italiano, la storia di chi intraprese quel viaggio tanti anni fa e i legami ancora attuali.
"Oggi il Brasile conta circa 30 milioni di italo-discendenti, più che altro concentrati nello stato di San Paolo e Rio Grande. Santos ha rappresentato il porto di entrata di questi milioni di italiani che dalla fine dell'Ottocento fino al 1960 continuavano a emigrare verso il Brasile" sottolinea in occasione della presentazione al Galata museo del mare di Genova, Fabio Niosi, coordinatore culturale della crociera delle radici, i cui avi erano emigrati in America e che oggi con la moglie brasiliana vive a Santos, dove forma infermieri brasiliani affinché vengano a lavorare in Italia.
A bordo della Costa Diadema per questo viaggio che chiude le celebrazioni dei 150 anni dall'inizio dell'emigrazione italiana in Brasile ed è una rievocazione di quello dei migranti ma anche una crociera con tappe anche a Barcellona, Salvador de Bahia e Rio de Janeiro, il 40% dei passeggeri prenotati è brasiliano e il 10% italiano, a testimoniare l'interesse per un turismo delle radici. "Il Brasile è oggi il Paese al mondo che ospita la più grande comunità di italo-discendenti - ribadisce Fabio Porta, deputato per l'America meridionale alla Camera e presidente dell'associazione di amicizia Italia- Brasile -. Ci sono quasi 700 mila italiani con cittadinanza e città enormi come San Paolo vantano oltre 4 milioni di discendenti da italiani su oltre 20 milioni di abitanti. Un potenziale straordinario, anche perché dietro questi numeri c'è la qualità, ci sono anche imprenditori, artisti, musicisti, l'italianità ha permeato ogni settore. Da valorizzare con il turismo, il commercio, le relazioni accademiche e industriali". La crociera "vuole essere un racconto di quello che i nostri migranti con navi ben meno comode hanno affrontato per andare in terra di speranza" dice Paolo Masini, presidente della Fondazione Mei - Museo nazionale dell'emigrazione italiana, ricordando che fra gli italiani arrivati in Brasile, partiti con solo una valigia di speranze, qualcuno è diventato "re" dei panettoni o re dei lucchetti, come racconta una delle mostre che saranno allestite a bordo. La crociera arriva dopo che a marzo c'era stato il gemellaggio fra Genova e Santos, proprio in occasione dei 150 anni dell'emigrazione italiana in Brasile, come ricorda il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi. "E' stato l'inizio di uno scambio di relazioni interessanti che stiamo portando avanti sulla cultura, il turismo e altri settori economici".
Cinque mostre su Costa Diadema dedicate a migrazioni in Brasile
Dalle prime biblioteche a bordo alle storie di chi ce l'ha fatta
Cinque mostre a bordo della Costa Diadema, nel viaggio che unirà Genova e Santos, due città simbolo del più grande movimento migratorio, racconteranno nella "Crociera delle radici", a centocinquant'anni dal primo viaggio su quella rotta dei migranti italiani 150 anni fa, quel pezzo di storia con foto, racconti e documenti. Ci sarà "Giuseppe Garibaldi e Anita Ribeiro da Silva: tra Brasile e Italia", a cura di Fondazione Casa America Ets e Associazione nazionale veterani e reduci, dedicata alle figure storiche di Giuseppe Garibaldi e Anita Ribeiro da Silva. "Una veranda sul Brasile" mette invece insieme foto e dati sull'immigrazione italiana in Brasile negli ultimi 150 anni, realizzata da Hospedaria dos Imigrantes, il Museo nazionale dell'immigrazione di San Paolo e il Mei - Museo nazionale dell'emigrazione di Genova. Un altro racconto è quello della "Partecipazione italiana nella storia del movimento operaio e sindacale brasiliano" che attraverso le foto raccolte dall'associazione di Amicizia Italia Brasile e l'Unione italiani nel mondo del Brasile ricorda la nascita delle prime organizzazioni di mutuo soccorso e del mondo del lavoro in un paese che aveva da poco intrapreso il cammino di emancipazione dalla schiavitù e assisteva alla nascita delle prime grandi industrie. "Nonni do Brasil" curata dal giornalista Oliviero Pluviano, e reduce dall'esposizione presso il Galata Museo del Mare, riporta le storie e le biografie di italiani emigrati in Brasile che, con il loro lavoro, i loro sacrifici e la loro passione, hanno contribuito a costruire il Brasile di oggi. Infine una mostra storico-documentaria "Le bibliotechine di bordo" è dedicata all'iniziativa promossa nel 1901 dal Comitato di Napoli di mettere a disposizione degli emigranti, durante i viaggi, libri di argomento popolare per intrattenimento e formazione, condivisa dal comitato di Genova che si fece promotore dell'istituzione di biblioteche di bordo all'interno delle navi dirette perlopiù in Sud America.