Liguria

Operatori subacquei riconosciuti in contratto metalmeccanici

Esultano Cna e sindacati: "Ora riconoscimento lavoro usurante"

Redazione Ansa

(ANSA) - LA SPEZIA, 23 NOV - I palombari e i tecnici che vi lavorano assieme vedono per la prima volta riconosciuta la propria specificità all'interno del contratto collettivo nazionale della metalmeccanica. Operatore tecnico subacqueo, responsabile tecnico subacqueo, supervisore subacqueo, operatore iperbarico, tecnico addetto ai mezzi marittimi e operaio marittimo polivalente sono le categorie individuate dopo una contrattazione durata tre anni. "Un mondo che nessuno fino a ora aveva preso in considerazione e che oggi diventa un soggetto ben definito. Siamo riusciti a ottenere questi risultati partendo dalla Spezia, dove operano molte imprese storiche del settore" ha spiegato Giuliana Vatteroni, coordinatrice territoriale CNA La Spezia. Un microcosmo presente in ogni città portuale che, secondo i sindacati, occupa fino a diecimila persone. Da chi garantisce il ripascimenti delle spiagge a chi svolge la manutenzione delle grandi navi da crociera durante le soste o delle condotte sottomarine. "Sono carpentieri, saldatori, elettricisti che operano in un ambiente speciale. Abbiamo fatto emergere la specificità di questi lavoratori, sia quelli che vanno sotto il mare sia chi sta in superficie a fare assistenza - spiega Antonio Varini della Uil spezzina -. Ora puntiamo a un disegno di legge e al riconoscimento di mestiere usurante anche per i civili, come già avviene per i palombari delle forze armate e dei vigili del fuoco".
    Una delle aziende storiche è la Art Sub, nata nel 1972, che oggi dà lavoro a quaranta persone, la metà palombari. "È un mestiere che nasce negli anni Sessanta soprattutto in Liguria, tra La Spezia e Genova - spiega l'amministratore delegato Fabrizio Forma -. Arrivavano navi che avevano bisogno di interventi su eliche e prese a mare, ma senza avere i tempi tecnici per entrare in bacino. Dalla passione di un gruppo di ragazzi che amavano andare sotto il mare è nata una professione.
    Il nuovo contratto ci dà dignità soprattutto dal punto di vista della sicurezza, un investimento che riguarda il 25% del nostro budget". (ANSA).
   

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