Liguria

Pagni e Mesciulam, riconoscimenti speciali al Premio Chiesa

Ieri sera a Genova la consegna dei premi

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 26 NOV - Eros Pagni e Massimo Mesciulam sono i vincitori dei premi speciali del "Premio Ivo Chiesa". La serata finale della manifestazione, ideata da Davide Livermore cinque anni fa, si è svolta ieri al Teatro Ivo Chiesa. Un articolato spettacolo curato da Mercedes Martini e condotto da Alice Arcuri e Barbara Moselli, della Scuola dello Stabile. Il "Premio Ivo Chiesa" si articola in dieci categorie. La giuria era presieduta da Gad Lerner che nel suo intervento ha annunciato un progetto ideato insieme a Davide Livermore: uno spettacolo dedicato all'ottantesimo compleanno della Liberazione (25 aprile 2025) e costruito su un migliaio di testimonianze raccolte dallo stesso giornalista di partigiane e partigiani che contribuirono in maniera determinante alla nascita della democrazia e della Costituzione.
    A Eros Pagni è andato il premio speciale del presidente della Giuria, riconoscimento più che meritato per uno dei maggiori protagonisti del teatro del nostro tempo: il suo primo contratto con lo Stabile di Genova lo firmò la madre di Pagni nel 1959 perché lui era ancora minorenne. A 85 anni ha ricordato con nostalgia il teatro di Chiesa e Squarzina, portato poi avanti con determinazione da Repetti e Sciaccaluga, con il quale ha collaborato per alcuni dei maggiori spettacoli dello Stabile genovese degli ultimi cinquant'anni. A Mesciulam è stato assegnato invece il premio speciale del presidente del Teatro, riconoscimento non solo al valore dell'attore, ma anche alla sua grande capacità di pedagogo: è stato con Laura Messeri una delle colonne portanti della scuola del teatro, riconosciuta come la migliore a livello nazionale. La serata è stata incentrata sulla ricorrenza del 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne, e le due conduttrici anche proposto incisivi testi di poetesse (Alda Merini) o attrici (dalla Duse alla Magnani) sul ruolo della donna con un drammatico testo finale sulla violenza, accompagnate dal duo strumentale Mario Arcari e Carlo Gorio.
    (ANSA).
   

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