Liguria

Comune Genova, sono 68 gli immobili confiscati alle mafie

Oggi nella disponibilità del Comune. Maresca, numeri importanti

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 05 DIC - Sono 68 gli immobili confiscati alla criminalità organizzata che ad oggi sono nella disponibilità del Comune di Genova, 44 dei quali provengono dalla "Confisca Canfarotta" del 2019, che fino a questo momento ha costituito l'acquisizione maggiore degli ultimi due anni. A partire dal 2006, infatti, si è passati da 2 immobili a 7 trasferiti nell'anno successivo. Tra il 2015 e il 2017 gli immobili passati nella disponibilità del Comune sono stati dieci (1 e 9). Otto, invece, gli immobili trasferiti nel biennio 2022-2023, rispettivamente 7 e 1. Gli immobili sono dislocati su tutto il territorio comunale, da Ponente a Levante, in particolar modo nel Centro Storico, a Sampierdarena, a San Teodoro, a Sestri Ponente, Voltri, San Martino e Quarto. "Quando parliamo di beni immobili confiscati alle mafie e della loro restituzione alla comunità non dobbiamo mai dimenticarci che dietro c'è un lavoro immenso - spiega l'assessore al Patrimonio Francesco Maresca - che coinvolge forze dell'ordine, Procura, Direzione antimafia e i nostri uffici. Sono tutti soggetti che meritano il nostro ringraziamento per il lavoro puntuale che svolgono ogni giorno per il ripristino e il mantenimento della legalità nella nostra città. Come amministrazione, fin da subito, abbiamo deciso di usare il pugno duro nei confronti di certe situazioni e questa politica sta dando i suoi frutti, con l'apertura di importanti attività sul nostro territorio e delle quali beneficia la cittadinanza tutta. Abbiamo numeri importanti, che devono farci riflettere sia su quanto i fenomeni mafiosi siano infiltrati in ogni dove, ma che devono anche farci essere orgogliosi del lavoro che stiamo portando avanti. Siamo alla ricerca di un immobile da intitolare ai giudici Falcone e Borsellino, emblemi della lotta alla mafia e lavoriamo alla realizzazione di un Festival dei beni confiscati. La nostra azione non si ferma". (ANSA).
   

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