Liguria

Appello della Chiesa genovese, stop industrie di armi in Liguria

'Necessario e urgente un impegno per riconversione industriale'

Redazione Ansa

Y7L (ANSA) - GENOVA, 17 DIC - Uno stop alla progettazione e alla produzione di armi in Liguria e un invito a creare nuova occupazione in altri settori: è questo, in sintesi, il significato dell'appello diffuso oggi dal tavolo per la giustizia e la solidarietà della diocesi di Genova.
    "Consapevoli che molto lavoro nel nostro paese, e specificamente nella nostra Regione, viene generato con l'esportazione di armi - recita il testo - si ritiene necessario e urgente un impegno ad una riconversione industriale perché si possa gradualmente abbandonare questo mercato di morte senza conseguenze occupazionali".
    "Nel mondo - si legge ancora nell'appello intitolato 'Il coraggio della pace' - sono attivi 56 conflitti, il numero più alto mai registrato dalla Seconda guerra mondiale. Sappiamo che i conflitti bellici causano una sovrapproduzione di armamenti e che l'industria bellica, per svilupparsi, ha bisogno di destinare le armi in teatri di guerra attivi. Solo in Italia negli ultimi 5 anni c'è stato un incremento del 77% nella produzione di nuovi e sempre più micidiali armamenti".
    "Nello scenario di guerra che colpisce tanti popoli e in prossimità dell'inizio del Giubileo 2025, - continua - il tavolo diffonde un accorato appello per ribadire la cultura della pace, ricordando la posizione della Chiesa e il dettato della Costituzione italiana sul tema della guerra, in contrasto ai crescenti dati sulle spese in armamenti, sul traffico e l'esportazione di armi. Davanti a centinaia di migliaia di vittime sui fronti e nelle popolazioni, il tavolo ricorda che abbiamo bisogno di percorsi di educazione alla pace e alla nonviolenza ma anche di un impegno serio per la riconversione delle importanti imprese che, anche sul territorio ligure, si occupano della produzione di armamenti".
    Dal 2000, il tavolo per la giustizia e la solidarietà opera come espressione diocesana per creare attenzione e consapevolezza attorno alle grandi questioni poste dalla mondialità, dalla giustizia e dalla pace. Lo compongono tredici associazioni ed enti ecclesiali tra cui la Caritas diocesana, Fondazione Auxilium, Masci, Azione Cattolica, Centro Italiano Femminile e il Movimento dei Focolari. (ANSA).
   

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