Liguria

Saldi, Confesercenti 'a Genova l'inizio è positivo, +10-15%'

Recine: 'Ma restano uno strumento da ripensare'

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 04 GEN - "L'inizio dei saldi invernali a Genova e provincia è positivo, nell'ordine di circa il più 10-15% rispetto allo scorso anno, ma restano uno strumento da ripensare". Lo riferisce la presidente regionale di Fismo Confesercenti Francesca Recine spiegando che "a trascinare le vendite sono stati soprattutto i turisti, molti dei quali stranieri, mentre molti genovesi sono ancora fuori città per qualche giorno di vacanza, e li attendiamo a partire dall'inizio della prossima settimana".
    Recine, che dell'associazione che riunisce gli esercizi del settore moda aderenti a Confesercenti è anche vicepresidente nazionale, estende però la riflessione al di là dell'esito della primissima giornata sostenendo che "è evidente che i saldi, ormai da tempo, non rappresentano più l'evento di una volta, né nelle attese né tantomeno nella portata economica, e questo proprio per la loro collocazione troppo anticipata: certo, la loro partenza costituisce sempre un momento di interesse capace di catalizzare l'attenzione sui negozi, ma, schiacciati tra mille altre promozioni continue, e arrivando praticamente all'inizio della stagione, non fanno altro che erodere i margini delle attività, e proprio nel periodo più importante".
    "Ecco perché, ormai da anni - rivendica Recine - Fismo Confesercenti chiede il ritorno dei saldi alla fine della stagione, cioè laddove erano nati, e lo fa portando avanti questa battaglia a tutti i tavoli a partire, naturalmente, dalla conferenza Stato-Regioni che ogni anno è chiamata a stabilire le date in tutta Italia. Anche la loro durata, di ben 45 giorni, va ridotta: soltanto posticipando e accorciando il periodo dei saldi, questi potranno tornare ad essere ciò che erano in origine, e cioè lo svuotamento delle vecchie collezioni, rappresentando così per i clienti una vera occasione di affari e, per le imprese, la possibilità di traguardare una crescita che, andando oltre la mera sopravvivenza cui sono costrette oggi, si traduca in nuove aperture e nuove assunzioni».
    "I saldi - conclude la presidente Fismo - devono dunque tornare a rappresentare un volano per gli esercizi di vicinato, e non l'ennesimo terreno di scontro con la grande distribuzione: altrimenti, come pensiamo di arginare la continua moría di negozi di qualità nelle nostre città". (ANSA).
   

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