Liguria

I Rolli Days celebrano il legame tra Genova e Roma

Oltre 35 palazzi e antiche chiese aperte il 15 e 16 febbraio

I Rolli Days celebrano il legame tra Genova e Roma

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 24 GEN - Sarà ispirata al Giubileo la prima edizione nel 2025 dei Rolli Days, l'apertura straordinaria delle antiche dimore nobiliari della Repubblica di Genova dal 2006 Patrimonio dell'Umanità Unesco, che il 15 e 16 febbraio avrà come filo conduttore il legame tra Genova e Roma. Il programma è stato svelato in una conferenza stampa alla Camera di Commercio della città della Lanterna, che spalancherà ai visitatori le porte di oltre 35 palazzi aristocratici e antiche chiese offrendo un'esperienza unica tra storia, arte e fede.
    Le chiese, da sempre luoghi di incontro e di comunità, rispecchiano lo stesso spirito di condivisione che anima i Rolli Days. Durante il Siglo de los Genoveses, il periodo di massimo splendore della Repubblica di Genova, le famiglie nobili genovesi intrattenevano rapporti stretti con lo Stato della Chiesa, inviando cardinali e ambasciatori alla corte papale e commissionando opere ad artisti attivi sulla piazza romana, vero centro di gravità per le novità in campo culturale.
    Fu grazie a questi scambi che Genova accolse le grandi innovazioni del Rinascimento e del Barocco, portate da figure come Perin del Vaga, allievo di Raffaello, che trovò rifugio nella nostra città dopo il Sacco di Roma del 1527, richiamato proprio dalle offerte e dalla committenza di Andrea Doria, fino a pochi anni prima ammiraglio della flotta pontificia.
    La grande capacità di intravvedere e investire sulle novità in campo artistico da parte dei genovesi è ben documentata nel Seicento, che vide l'arrivo nella Superba di artisti di fama e prestigio internazionali come Orazio Gentileschi, giunto a Genova grazie all'intervento di Giovanni Antonio Sauli, che a Roma aveva conosciuto il pittore in occasione della missione genovese nella città eterna per rendere omaggio al nuovo pontefice Gregorio XV. In città il pittore toscano lasciò diverse opere per alcune delle famiglie più importanti, come l'Annunciazione per la famiglia Grimaldi Cebà, ancora oggi conservata in una cappella laterale della Basilica di San Siro.
    (ANSA).
   

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