Liguria

Anche Genova coinvolta nelle ricerche sul neutrino cosmico

Protagonisti i ricercatori dell'Università e dell'Infn

Anche Genova coinvolta nelle ricerche sul neutrino cosmico
Anche Genova coinvolta nelle ricerche sul neutrino cosmico

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 12 FEB - È stato dato ufficialmente alle 17 dal Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi in diretta con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Roma e con il Nikhef National Institute for Subatomic Physics ad Amsterdam la notizia della scoperta, fatta dal telescopio sottomarino KM3NeT, situato negli abissi del Mar Mediterraneo, che ha misurato il segnale prodotto da un neutrino cosmico con un'energia record di circa 220 PeV, ovvero 220 milioni di miliardi di elettronvolt. Un progetto di altissimo valore scientifico, i risultati sono pubblicati su Nature, che vede anche il contributo di Genova, con le ricercatrici e i ricercatori dell'Università e della sezione dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, una quarantina quelli coinvolti.
    All'interno della collaborazione internazionale di KM3NeT, infatti, i ricercatori genovesi ricoprono ruoli di responsabilità e coordinamento, occupandosi anche di molteplici analisi su potenziali sorgenti astrofisiche di neutrini e sui raggi cosmici.
    Inoltre la sezione Infn di Genova ospita uno dei laboratori dove le unità di rilevamento vengono assemblate e calibrate prima della loro installazione in mare. "Il risultato di questa scoperta scientifica è stato ottenuto da una collaborazione internazionale, costituita da ricercatrici e ricercatori di 21 paesi e europei - spiega Mauro Taiuti, ordinario di chimica nucleare e direttore di Infn Genova - dove Genova contribuisce tramite l'università, con il dipartimento di fisica e la sezione di Genova dell'Infm dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
    Il nostro contributo è stato soprattutto nella fase costruttiva e progettuale del telescopio e ancora oggi abbiamo in funzione presso i nostri laboratori una catena di montaggio delle unità di rilevazione che verranno progressivamente installate in fondo al mare. Stiamo inoltre contribuendo all'analisi dei dati sperimentali che ci permettono di ricostruire il passaggio e l'arrivo dei neutrini che sono che sono gli oggetti del nostro studio".
    Una scoperta che ha aperto una nuova pagina nell'astronomia, aggiunge Taiuti: "Perché abbiamo dimostrato che dal cosmo arrivano particelle che sono dotate di un'energia estremamente elevata e spiegare perché ci siano particelle singole che viaggiano con questa energia non è banale. Ci sono meccanismi di fisica, oggetti del nostro universo, in grado di emettere energia in grandi quantità". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it