Liguria

Carlo Conti, a volte la normalità è la vera rivoluzione

A Cinque minuti: "Le giurie? Polemiche fanno parte del festival"

Carlo Conti, a volte la normalità è la vera rivoluzione

Redazione Ansa

(ANSA) - SANREMO, 17 FEB - "Delle volte la normalità è la vera rivoluzione: non credo di aver normalizzato niente, ma solo di aver fatto un festival con buone canzoni, il tempo ce lo dirà": ospite di Bruno Vespa a Cinque Minuti, in onda questa sera dopo il Tg1 delle 20, Carlo Conti torna a commentare l'epiteto di 'normalizzatore' usato in questi giorni per definire il suo festival.
    Nel 2026 farà il bis alla direzione artistica e alla conduzione?, chiede Vespa. "Sarà un problema di chi ci sarà, ah già son io", ribadisce Conti con una battuta, confermando di aver avuto un intenso scambio di messaggi in questi giorni con il suo predecessore Amadeus: "Siamo in ottimi rapporti, ci siamo sentiti come quando faceva lui il festival, ci siamo fatti l'in bocca al lupo con grande serenità, non c'è competizione tra noi".
    Quanto alla classifica finale, Conti si dice "sorpreso di tutte e cinque le prime posizioni: era tanto tempo che tra i primi cinque non c'erano tre cantautori, è stato un bel verdetto,, un bel festival, una bella sorpresa per tutti". Dopo le polemiche per l'esclusione di Giorgia, in particolare, dalla top five, il prossimo anno il bilanciamento tra le giurie resterà lo stesso? "Penso di sì - la risposta di Conti - del resto le polemiche sulle giurie e sulle votazioni ci sono sempre state. Ricordo l'anno in cui con Antonella Clerici ci fu l'insurrezione dell'orchestra. È Sanremo che fa discutere, sarà poi il tempo che ci dirà quali canzoni possono restare".
    Sul futuro del festival pesa la sentenza del Tar della Liguria: "Credo sia impensabile per tutti un Sanremo non in Rai, poi nella vita mia dire mai...", sottolinea Conti. (ANSA).
   

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