Liguria

Sonia Bergamasco sarà al Carlo Felice con la Gog per Strauss

L'attrice e pianista parla del suo "doppio" mestiere

Sonia Bergamasco sarà al Carlo Felice con la Gog per Strauss

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 13 MAR - "Ho sempre desiderato incrociare i linguaggi della musica e della prosa. Il melologo sotto questo aspetto è una forma straordinariamente interessante che ho studiato molto. C'è bisogno di una voce intonata, non cantata e corrisponde a una mia profonda esigenza artistica". Parola di Sonia Bergamasco. La poliedrica attrice con, alle spalle, un diploma in pianoforte conseguito al Conservatorio di Milano, sarà protagonista lunedì sera al Teatro Carlo Felice di Genova del concerto della Giovine Orchestra Genovese. Con lei sul palcoscenico il pianista Emanuele Arciuli che eseguirà pagine di Grieg, Rota, Poulenc, prima di affrontare, appunto con l'attrice, "Enoch Arden" op. 38, melologo per voce recitante e pianoforte di Richard Strauss sul testo di Alfred Lord Tennyson (adattamento e traduzione di Bruno Cagli).
    Milanese, Sonia Bergamasco è artisticamente "nata" prima come musicista e poi come attrice: "In realtà mi sono sempre considerata una musicista non realizzata. E imboccando un altro percorso, quello della recitazione, ho trovato anche la mia strada musicale, sono un'attrice musicale o almeno sto cercando di realizzarmi in questa veste. La voce, in realtà, è musica. E il melologo mi interessa proprio perché si torna alle radici del canto poetico". Attrice e pianista, ma anche regista e poetessa: "Non so se posso considerarmi una poetessa. Ho scritto in passato una raccolta, "Il quaderno (La nave di Teseo), e più recentemente "Un corpo per tutti", una riflessione sul mestiere dell'attrice che si è legata alla regia del film "Duse the Greatest" da poco uscito nelle sale cinematografiche. Al centro dell'arte dell'attrice c'è il corpo, il suono della sua voce, la capacità di ascoltare. Nel libro ci sono anche elementi della mia storia, ma non è certo una autobiografia, è solo per chiarire maggiormente i problemi del nostro mestiere".
    Il film sulla Duse ha costituito la prima esperienza come regista cinematografica: "Ho già firmato regie per il teatro.
    Questa è stata molto complessa, ma la consideravo per me necessaria e sono contenta di averla portata a termine." Come attrice la Bergamasco si divide fra il comico e il tragico: "Mi piace non separare le due possibilità. In realtà nella vita si ride e si piange e nel nostro mestiere bisogna saper cambiare rapidamente e muoversi nei due generi. A maggio farò l'Elettra di Sofocle a Siracusa, un appuntamento immancabile con la tragedia, ma anche nella tragedia greca c'è, oltre che la musica, l'ironia. E' qualcosa di straordinariamente vitale…".
    (ANSA).
   

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