Liguria

Assarmatori, Ue superi eccessi Green Deal per liberare energie

Messina, 'Trasporto marittimo è essenziale per coesione Europa'

Assarmatori, Ue superi eccessi Green Deal per liberare energie

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 26 MAR - "Il trasporto marittimo è essenziale per la sicurezza e la coesione dell'Europa, si superino gli eccessi del Green Deal per liberare energie". Lo sollecita il presidente di Assarmatori Stefano Messina al termine di una missione a Bruxelles dell'associazione degli armatori italiani.
    "Il trasporto marittimo è un elemento chiave per garantire all'Europa sicurezza e coesione, e lo è a maggior ragione in Italia dove opera una flotta di traghetti ai vertici a livello mondiale per tonnellaggio, capacità di carico e di trasporto passeggeri - evidenzia Messina -. Un segmento da tutelare, specie dagli eccessi ideologici del Green Deal, a partire dalle distorsioni del sistema ETS, per mantenere e implementare la sua strategicità".
    "Il settore marittimo-portuale è parte essenziale della sicurezza delle catene del valore europee e della coesione della società e dell'economia del nostro continente - continua Messina -. In tempi nei quali il controllo di queste catene e degli approvvigionamenti è diventato un fattore centrale della geopolitica delle grandi potenze, il ruolo strategico del settore marittimo emerge con chiarezza, come già accaduto durante la crisi pandemica. A ciò va aggiunta l'imprescindibile funzione svolta per il trasporto passeggeri e merci per le isole, maggiori e minori, sia italiane sia più in generale del bacino mediterraneo, e i servizi delle Autostrade del Mare, che contribuiscono significativamente alla sostenibilità ambientale grazie allo shift modale. La coesione dei territori insulari e costieri è garantita anche e soprattutto dalle rotte marittime che ne rendono possibili i collegamenti in modo efficiente e puntuale. Allo stesso tempo, va tutelato il ruolo del transhipment dei contenitori dalle distorsioni dell'ETS, che regalano un vantaggio competitivo agli scali posti appena al di fuori dei confini europei, come quelli del nord Africa. Il rischio è quello di una desertificazione di hub strategici come quello di Gioia Tauro, con conseguente perdita di controllo sugli snodi cruciali del trasporto marittimo containerizzato".
    (ANSA).
   

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