Silvio Berlusconi ha lasciato in auto la Sacra Famiglia di Cesano Boscone, ha sorriso e salutato con la mano i giornalisti ma non ha parlato. ''Bene grazie''. Così ha risposto a chi gli chiedeva come era andato il suo primo giorno all'Istituto. ''Mi chiedono di non fare nessuna dichiarazione'', ha detto ad alcune persone uscendo dal cancello.
Berlusconi è arrivato poco dopo le 9 presso la struttura per il primo giorno di lavoro con gli anziani malati di Alzheimer, come prevede l'affidamento ai servizi sociali per la sentenza Mediaset.
''Per noi è una festa'' spiega chi ha avuto la 'fortuna' di vederlo dentro la residenza, con il rammarico di non averlo potuto filmare. Difficile non accorgersi del suo arrivo per via dei controlli agli ingressi e le transenne in alcuni punti nevralgici.
Berlusconi è arrivato con un leggero anticipo, è sceso dall'auto davanti all'ingresso indossando t-shirt e giacca blu con una spilletta di Forza Italia sul bavero e non ha detto nulla alla schiera di giornalisti, fotografi e operatori che lo aspettavano oltre le transenne. Per vederlo c'è anche chi è venuto apposta come una famiglia arrivata dal quartiere milanese di Baggio con un bimbo nel passeggino. "Siamo innamorati di lui - hanno spiegato -. Il presidente poteva dargli benissimo la grazia. E' una buffonata".
Un contestatore è stato allontanato dopo l'arrivo di Berlusconi: è Pippo Fiorito della Cub, che urlava ''Noi lavoratori italiani abbiamo un sogno nel cuore: Berlusconi a San Vittore''. L'uomo è stato allontanato.
Fiorito, che indossava una tuba nera e un nastro giallo della 'May Day Parade', ha contestato l'ingresso dell'ex premier nella struttura di Cesano Boscone, gridando ''Gli italiani hanno un sogno nel cuore, Berlusconi a San Vittore'. ''Come tutti i 'mariuoli', gli evasori, deve finire in manette - ha detto poi il sindacalista, circondato dai cronisti, mentre gli uomini della sicurezza lo accompagnavano fuori dalla struttura -. La Cub è il nostro primo sindacato in Sacra Famiglia e qui i dipendenti non lo vogliono''. ''Noi - ha concluso - non smetteremo di lottare, finché da qui non se ne va''.
''La condanna di Berlusconi ai servizi sociali è una ferita grave per la democrazia. Il fatto che lui non possa essere in prima persona impegnato e candidato in campagna elettorale è molto pesante''. Lo ha detto Raffaele Fitto. "Questo per noi - ha aggiunto - è uno stimolo per moltiplicare il nostro impegno. La sua impossibilità ad essere candidato e di essere presente sul territorio ci indica la necessità di lavorare in modo maggiore".
A Cesano anche reporter stranieri - Dirette tv e riflettori puntati su Cesano Boscone, dove oltre un centinaio di giornalisti, cameraman e fotografi stanno seguendo l'inizio dell'attività di volontariato di Silvio Berlusconi. Tra loro ci sono anche diversi cronisti stranieri che seguono la vicenda tra curiosità e sorpresa. "Seguiamo con molta attenzione le vicende del vostro ex premier - spiega Mathilde Auvillain, reporter di Bfm Tv, canale all news privato francese -, perché è inconsueto che un uomo che è stato diverse volte presidente del Consiglio sia stato condannato e non è finito in prigione". "C'è poi - aggiunge - un'attrazione morbosa nei confronti del personaggio per via dei festini e degli scandali, quelli che i francesi chiamano le 'frasque' di Berlusconi". ''Ha fatto notizia in Germania soprattutto negli ultimi anni per le gaffe che ha fatto e la sorpresa è che gli italiani ancora lo vitino - ha detto tra una diretta tv e l'altra Susanne Gessner di Mdr, tv pubblica tedesca -. Da noi sorprende che debba fare solo quattro ore alla settimana e solo per dieci mesi''.
Primo giorno a Sacra Famiglia su media mondo - Il primo giorno di 'lavoro' di Silvio Berlusconi all'istituto Sacra Famiglia fa il giro del mondo con i principali media internazionali che ne danno notizia. La news è un bulletin della France Presse mentre la BBC e il tedesco Die Welt la riportano tra le prime informazioni dei loro siti. "Berlusconi a servizio dei malati di Alzheimer" titola Le Figaro. In evidenza - tra gli altri - anche su Le Monde, sul britannico The Guardian, sullo spagnolo El Pais.
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