Lombardia

Charlie Hebdo, Incendio in una casa editrice, a febbraio mostra per ricordare la strage di Parigi

La Digos di Milano indaga su possibili connessioni con terrorismo

La rivista Charlie Hebdo

Redazione Ansa

L'ombra del terrorismo di matrice jihadista si allunga anche su Milano, per un episodio dalle conseguenze non gravi - un principio d'incendio in una società editrice - e ancora al vaglio degli investigatori, ma che potrebbe avere un collegamento con la rivista Charlie Hebdo e con il sanguinoso attentato di Parigi. Le fiamme sono state appiccate stamani prima dell'alba in una società di comunicazione di nome Excalibur Milano, che si trova in via Salsomaggiore. Nessun ferito e danni limitati, secondo quanto riferito dalla polizia, che però sul caso svolge accertamenti anche perché dalle prime risultanze non si escluderebbe un gesto doloso, e soprattutto perché l'editore (uno dei soci, ndr) avrebbe alcuni seppur deboli legami con le vignette satiriche di Charlie Hebdo.

L'uomo, infatti, è uno dei responsabili del museo Wow spazio fumetto di Milano e ha in programma a febbraio proprio una mostra su quelle tavole satiriche. Il titolare ha raccontato alla polizia che due episodi analoghi si sono verificati in altri 'luoghi collegati' alla sua attività: la sede di Wow spazio fumetto, in viale Campania, proprio il 15 gennaio, e nel settembre del 2014 in un'altra sede dell'azienda. Sulla questione indaga la Digos anche se al momento per un'eventuale matrice terroristica si tratterebbe solo di "ipotesi tutte da verificare". "Mi sembra francamente una follia che l'incendio possa avere una valenza politica o religiosa", ha detto all'Ansa Riccardo Mazzoni, socio della casa editrice Excalibur che ha confermato di avere in programma una mostra-omaggio a Charlie Hebdo in uno spazio milanese. "L'unico contatto con la rivista è dovuta al fatto che sono vice direttore del Museo del Fumetto di Milano dove il 7 febbraio sarà inaugurata una mostra omaggio a Charlie Hebdo. Lo avevamo annunciato subito dopo la strage. Fino al 15 marzo saranno esposte 200 tavole di illustratori italiani e 70 di stranieri. Ma trovare un collegamento tra l'esposizione e l'incendio della notte scorsa è molto azzardato. Tanto più che ora sono il curatore della mostra del Signore degli anelli". Intanto però la Digos non trascura alcun accertamento, soprattutto per capire la fondatezza di un'ipotesi terroristica o per accertare dispetti e danneggiamenti di altra natura.

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