(ANSA) - MILANO, 28 APR - Vuole essere un progetto di industria sociale e di formazione professionale dei detenuti della Casa di reclusione di Opera e una risposta concreta per il reinserimento sociale e lavorativo "Luce per il futuro", il percorso nell'ambito del quale i detenuti produrranno apparecchi led per le smart cities. Il progetto nasce su iniziativa dello stesso carcere di Opera che è l'istituto più grande d'Europa, Invictor Led, azienda specializzata in costruzione e progettazione di apparecchi a led, Banca Prossima (la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata esclusivamente al no profit) e Fondazione FITS!.
In carcere Opera detenuti producono led
In un anno da 6.000 a 8.000 apparecchi per le smart cities