Lombardia

Brocchi, Berlusconi deluso? io responsabile

'E' un momento difficile'. Club smentisce la modifica del logo

Redazione Ansa

(ANSA) - CARNAGO (VARESE), 30 APR - Se il Milan non si è svegliato dopo il cambio in panchina "la responsabilità è mia". E se a fine stagione non andrà in Europa League "sarà un fallimento mio, dei giocatori, di tutti". Cristian Brocchi ci mette faccia e realismo anche se solo da tre settimane ha preso in mano una squadra partita per tornare in Champions e finita a rincorrere i preliminari di Europa League dopo il quarto esonero in poco più di due anni, mentre Silvio Berlusconi è fortemente indeciso di fronte all'idea di cedere la maggioranza del club.

La prossima settimana non è esclusa una svolta sul fronte societario, mentre in campo dal Milan ci si aspetta almeno un sussulto. Berlusconi ha individuato nei giocatori i responsabili degli ultimi due passi falsi, ma Brocchi si accolla ogni colpa ("Se non mettono in campo ciò che chiedo devo prendermi la responsabilità") e definisce "solo bellezza" questi venti giorni a Milanello: "Col mio staff andiamo a casa solo 8-9 ore per dormire. Mi sto fortificando - spiega alla vigilia della sfida con il Frosinone -, sto imparando a gestire l'esterno, che tenta di stroncare a prescindere. Ho studiato, sono sicuro che il mio è un metodo buono: non dico che mi porterà a vincere la Champions ma continuerò a lavorare così, qua o altrove". E' complicato allenare in un ambiente che si frequenta ormai da vent'anni, figurarsi altrove. "Il tempo non abbonda", ma Brocchi si fa coraggio pensando che "anche grandi allenatori hanno faticato all'inizio: Sacchi svoltò solo a novembre, Guardiola ha fatto fatica all'inizio, Sarri ci ha messo due mesi prima di far iniziare a giocare il Napoli. Ma non è una scusa". Gli resta meno di un mese per dare almeno un saggio della filosofia offensiva con cui è diventato un beniamino del presidente: "Gli spettatori allo stadio non devono vedere una squadra chiusa dietro per ripartire". Chiederà ai suoi di non farlo nemmeno contro il Frosinone (in lotta per la salvezza), in una partita decisiva per mantenere il punto di vantaggio sul Sassuolo, impegnato con il Verona già retrocesso. Per accontentarlo, i giocatori dovranno dimostrare finalmente di "saper sopportare San Siro", requisito essenziale per indossare la maglia del Milan, secondo Brocchi. E di saper reagire da squadra coesa: "E' abbastanza chiaro, nei momenti di difficoltà si disuniscono, non lavorano insieme, vogliono ognuno risolvere il problema da solo". Vale anche per chi non c'era nella disfatta di Verona, come Balotelli, al rientro da titolare dopo la squalifica. "Deve solo rendere come negli allenamenti della settimana, senza pensare che è l'ultima opportunità - è la raccomandazione di Brocchi -: è solo una partita importante, spero possa sbloccarsi". (ANSA)

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