Lombardia

Antinori: malore per ginecologo, portato in ospedale

Ginecologo, ingiustizia mi sta uccidendo. Difesa, dopo l'intervento lei chiese assunzione. Firmò il consenso informato, la sua richiesta dopo l'espianto

Redazione Ansa

 E' stato portato in ospedale a causa di un malore il ginecologo Severino Antinori, finito ieri ai domiciliari. Secondo quanto si è appreso, il professionista si è sentito male nel primo pomeriggio nell'abitazione di Roma dove è stato posto ai domiciliari.

Severino Antinori, dall'ospedale, risponde al telefono per dire che "queste accuse sono fuori dal mondo, mi stanno uccidendo, mi sento come Enzo Tortora". "Lo voglio dire forte - afferma -: io sono per l'Italia pulita". Dopo il malore avuto in casa dove si trovava ai domiciliari spiega di sentirsi "un po' meglio". "Sto prendendo dei farmaci - aggiunge - ora ho un altro controllo ma certe accuse mi distruggono"

Difesa, dopo l'intervento lei chiese assunzione - L'8 aprile scorso, tre giorni dopo l'intervento che avrebbe subito affinché gli ovuli fossero impiantati ad altra paziente, la donna che ha dato il via all'inchiesta che ha portato ieri ai domiciliari Severino Antinori, inviò una lettera per il riconoscimento di un rapporto di lavoro subordinato da infermiera e il risarcimento per il danno subito, riservandosi contrariamente iniziative legali. Lo ha spiegato l'avvocato Tommaso Pietrocarlo, difensore con il collega Vinicio Nardo del medico, secondo il quale ciò rappresenta "un'anomalia". Pietrocarlo ha aggiunto anche che la donna firmò un modulo di adesione al programma di ovulodonazione, poi un consenso informato, "dopo aver avuto il supporto di uno psicologo che ne attestò la consapevolezza della scelta e la mancanza di problematiche".

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