Lombardia

Maroni: "chiudere trattativa prima delle politiche"

Il Presidente della Regione in sede a Milano con il direttore Contu in vista del referendum per l'autonomia del 22 ottobre

Redazione Ansa

In vista del referendum per l'autonomia della Lombardia del 22 ottobre, il presidente della Regione Roberto Maroni partecipa questa mattina ad un forum all'Ansa, nella sede di Milano. Il governatore è intervistato dal direttore Luigi Contu e dai giornalisti dell'agenzia.

"Ci hanno chiesto 3.5 milioni per la sicurezza ai seggi, non è una sorpresa, sapevamo che tutti gli oneri erano a carico delle regioni", ha detto il presidente delle Lombardia. "Sapevamo che erano a nostro carico, sono costi aggiuntivi che abbiamo messo a bilancio. La vedo come una cosa positiva: se la sicurezza è a carico della Regione vuol dire che lo stato riconosce che la Regione può avere competenza anche sulla sicurezza", ha aggiunto.

"Mi auguro di aprire la trattativa con il governo in tempi rapidi, già prima di Natale e di chiudere prima delle elezioni politiche", ha spiegato Roberto Maroni durante il forum con i giornalisti dell'ANSA, spiegando i tempi della trattativa con il governo per l'autonomia in caso di vittoria del Sì al referendum in programma domenica.

"Io - ha aggiunto Maroni al Forum - sono disponibile a chiudere, se Gentiloni ci sta, prima delle politiche perché mi interessa il risultato e non utilizzare questo argomento per la campagna elettorale". "Mi auguro che Gentiloni abbia un atteggiamento non di parte ma come presidente del Consiglio - ha osservato -, come ho fatto io che ho firmato il patto Lombardia con Renzi a novembre, sapendo che ne avrebbe tratto vantaggio per il referendum del 4 dicembre"

"Sono soddisfatto che 9 lombardi su 10 sanno che c'è il referendum" ha detto Maroni, citando una recente rilevazione sul referendum. "Per me la cosa principale è far sapere che il 22 ottobre c'è il referendum, e noi ci siamo attivati per questo", ha sottolineato. Comunque, "qualunque dato di affluenza ci sia, io andrò a Roma più forte che senza il referendum". Il 34% indicato ieri come obiettivo ideale, ha concluso, significa che "se vanno al voto 2,5 milioni di cittadini è comunque più degli abitanti" di tante Regioni italiane

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