Indossava i guanti Marilena Negri, la 67enne uccisa ieri mattina nel parco di Villa Litta ad Affori, quartiere di Milano, e quindi anche se avesse cercato di difendersi, elemento questo su cui non ci sono certezze, non è rimasta traccia del profilo genetico dell'aggressore sotto le unghie della donna. Emerge dall'inchiesta condotta dalla Squadra mobile di Milano e coordinata dal pm Donata Costa.
Dalle prime indicazioni dell'autopsia, eseguita stamattina, è stato confermato che la donna è stata colpita con una coltellata al lato sinistro del collo e all'evidenza non ci sarebbero altri segni di lesioni. Per chiarire se è stata colpita alle spalle, ipotesi possibile ma non certa, serviranno analisi più approfondite. Gli inquirenti attendono per le prossime ore una prima relazione sulla causa esatta della morte. E gli investigatori stanno verificando se sia stato sottratto un oggetto personale alla donna che nella borsa aveva solo chiavi.
La 67enne probabilmente aveva al collo una catenina che non sarebbe stata ritrovata sul cadavere. E' un elemento su cui stanno facendo verifiche inquirenti e investigatori. I primi esiti dell'autopsia hanno stabilito che la donna, colpita con una coltellata, è morta per una lesione alla carotide.
Uccisa al parco, niente Dna sotto unghie
Autopsia, nessun altro segno di lesioni