I 4 minorenni di Varese, in carcere per aver rinchiuso in un garage e torturato per circa tre ore e mezza un coetaneo, per estorcergli informazioni su un suo amico con cui la gang avrebbe avuto un presunto debito di droga di 40 euro lo hanno minacciato anche di tenerlo segregato "ad oltranza, fino alla morte", di "dargli fuoco" ed anche "di tagliargli un dito". E' la ricostruzione della vicenda resa nota dalla Procura dei Minori di Milano che ha chiesto e ottenuto la misura cautelare per i quattro i quali, prima delle botte avrebbero "fumato marijuana".
Da quanto accertato, il 15enne rapito, si legge nella nota, "dopo essere stato legato a una sedia con cavi di acciaio, è stato a più riprese percosso dai quattro indagati". E stato poi "spogliato, a torso nudo e senza scarpe, gli è stata versata addosso acqua gelida e sapone liquido sugli occhi; gli è stato mostrato un coltello, la cui lama gli è stata appoggiata sulla mano immobilizzata, minacciandolo di tagliargli un dito".
Dopo di che "alcuni colpi gli sono stati inferti (...) con un bastone ferrato". In più, "uno dei sequestratori si è temporaneamente assentato, promettendo di ritornare con i pitbull di una parente, che sarebbero stati aizzati contro la vittima" alla quale inoltre sarebbe stato "avvicinato un accendino con una bomboletta di gas minacciando di dargli fuoco".
"Più volte - prosegue la ricostruzione - il giovane sequestrato è stato minacciato di essere trattenuto nel garage ad oltranza, fino alla morte. Le invocazioni di aiuto sono state tacitate con la minaccia" di chiudergli "la bocca (...) con nastro adesivo, così rendendo difficoltosa anche la respirazione".