A Milano si è svolta la manifestazione contro il razzismo 'People, prima le persone'. All'iniziativa hanno partecipato - secondo la stima dell'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino - 200mila persone. In serata è arrivata la reazione del vicepremier, Matteo Salvini: "Il messaggio al governo - ha detto - gli italiani lo hanno dato col voto, rinnovando la fiducia a me, alla Lega e al governo di mese in mese e di elezione in elezione""
'People', marcia antirazzista a Milano, 200 mila in piazza
Il corteo è stato aperto uno striscione giallo con il nome dell'evento, tenuto dagli scout, vicino a loro il sindaco di Milano Sala. 'E' un momento di grande cambiamento per il Paese, è questa la nostra visione dell'Italia. Uno spartiacque per la società', dice. Fra i presenti i segretari della Cgil, Maurizio Landini, della Uil, Carmelo Barbagallo, i governatori della Toscana, Enrico Rossi, e del Lazio, Nicola Zingaretti. Molte le famiglie con bambini arrivate alla coloratissima manifestazione.
"Una grande iniziativa pubblica per dire che vogliamo un mondo che metta al centro le persone. La politica della paura e la cultura della discriminazione viene sistematicamente perseguita per alimentare l'odio e creare cittadini e cittadine di serie A e di serie B. Per noi, invece, il nemico è la diseguaglianza, lo sfruttamento, la condizione di precarietà": è l'appello di 'People - prima le persone'
"Inclusione, pari opportunità e una democrazia reale per un Paese senza discriminazioni, senza muri, senza barriere" sono i motivi - come si legge nell'appello - per cui è stata promossa questa mobilitazione nazionale. Ma anche "perché crediamo che la buona politica debba essere fondata sull'affermazione dei diritti umani, sociali e civili. Perché pensiamo che le differenze - legate al genere, all'etnia, alla condizione sociale, alla religione, all'orientamento sessuale, alla nazione di provenienza e persino alla salute, non debbano mai diventare un'occasione per creare nuove persone da segregare, nemici da perseguire e ghettizzare o individui da emarginare. Noi siamo per i diritti e per l'inclusione. Noi siamo antirazzisti, antifascisti e convinti che la diversità sia un valore e una ricchezza culturale".
A sfilare insieme ai bambini scout, il sindaco di Milano Giuseppe Sala. In un "momento di grande cambiamento" per il Paese "è questa la nostra visione di Italia" dice primo cittadino di Milano per il quale in questo momento "ci troviamo a uno spartiacque" a livello di società.
L'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, che si trova in testa al corteo, ha detto. "Questa - ha aggiunto - è l'Italia che dice basta".
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