A Milano i dati sono in diminuzione rispetto a quelli di ieri. Lo ha detto l'assessore al Welfare Giulio Gallera, nella diretta facebook per fare il punto sulla emergenza coronavirus in Lombardia. I positivi sono 5096, +424. Ieri l'aumento era stato di 868 più del doppio. A Milano città l'aumento è stato di 210 casi (ieri 279) per un totale di 2039.
In Lombardia, "i pazienti positivi sono 27206, 1691 in più rispetto a ieri, ma la crescita è quasi dimezzata, i ricoverati sono 9439, con un aumento di 1181, a cui vanno aggiunte 1142 persone ricoverate in terapia intensiva, mentre i decessi sono 3456, 361 in più"; ieri l'incremento era stato di 546. Sono i numeri resi noti dall'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, che ha spiegato che "sono dati sono come al solito in chiaroscuro, ma oggi più chiaro che scuro, anche se non cantiamo vittoria".
Sono finalmente in calo i contagi in provincia di Bergamo e Brescia: a Bergamo sono in totale 6216 i covid positivi, 347 più di ieri, "il numero si è dimezzato - commenta Gallera - rispetto ai 715 di ieri". In calo anche Brescia: 5317 i malati, 289 più di ieri ma in calo rispetto ai 380 di due giorni fa. In provincia di Cremona sono 2895, nel Comasco 510, 60 più di ieri, nel Lecchese sono aumentati di 54, nel Lodigiano di 79, con 1772 contagiati in tutto. Sono dati che "ci fanno ben sperare", ma bisogna aspettare martedì per vedere se saranno confermati e per parlare di "controtendenza". I dati dei contagi di oggi in Lombardia in calo rispetto a ieri "fanno ben sperare" ma "da martedì potremo capire se il contenimento ha successo". Oggi "stiamo fotografando ciò che è successo sabato, chi si è ammalato 10-12 giorni fa". "Il momento in cui possiamo verificare se le misure di contenimento hanno avuto successo sarà da martedì - ha detto Gallera - sarà quello il giorno in cui potremo valutare se c'è una riduzione. I dati di oggi ci fanno ben sperare, se verranno confermati domani martedì potremmo dire che c'è una controtendenza" Intanto "oggi in giro non c'era nessuno, vedo grande consapevolezza, rabbia e determinazione a non darla vinta al virus" dice l'assessore, per il quale si è capito che questa "è una battaglia di tutti".
Sopralluogo in Fiera a Milano per il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, con il consulente del progetto Guido Bertolaso, assieme al vicepresidente Fabrizio Sala e agli assessori Davide Caparini e Giulio Gallera. L'incontro, si legge in una nota della Regione, è servito a verificare, insieme ad una delegazione di medici lombardi, come proseguono i lavori del nuovo ospedale. "Grazie al lavoro incessante di Bertolaso e di tutti coloro che sono coinvolti nella realizzazione della struttura - ha detto Fontana - il cantiere è in moto e prosegue spedito. Iniziano ad arrivare le apparecchiature di cui abbiamo bisogno e, grazie ai numerosi appelli, presto dovremmo poter contare anche dei medici ed operatori che ci servono per avviare definitivamente l'ospedale in tempi brevi". "Siamo certi - ha concluso Fontana - che sarà un hub di fondamentale importanza per alleggerire prima i nostri ospedali più in sofferenza e poi per dare una mano anche altre regioni nel caso dovessero affrontare la nostra stessa emergenza. Ancora una volta ringrazio tutti coloro che, e sono tanti, in ogni modo ci stanno aiutando a far si' che questo progetto possa vedere la luce".
LA NUOVA ORDINANZA DELLA LOMBARDIA
Sospensione dell'attività degli uffici pubblici, delle attività degli studi professionali, il fermo delle attività nei cantieri e divieto di praticare sport e attività motorie svolte all'aperto, anche singolarmente. E' quanto stabilisce un'ordinanza del governatore della Lombardia. La nuova ordinanza "entra in vigore domemnica 22 marzo e produce effetto - salvo diverse disposizioni legate all'evoluzione della situazione epidemiologica - fino al 15 aprile". Restano aperte edicole e farmacie. "Le nostre autorità sanitarie - ha detto Fontana - ci impongono di agire nel minor tempo possibile. La situazione non migliora anzi, continua a peggiorare". "Ai supermercati, alle farmacie, nei luoghi di lavoro, a partire dalle strutture sanitarie e ospedaliere, si raccomanda a cura del gestore/titolare di provvedere alla rilevazione della temperatura corporea". L'ordinanza include anche "la chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell'emergenza".
La nuova stretta sulle attività in Lombardia prevista dall'ordinanza firmata dal presidente della Regione Lombardia, non riguarda i negozi inseriti negli allegati 1 e 2 del Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte l'11 marzo scorso. Resteranno chiusi i distributori automatici, ma potranno rimanere aperti, tra gli altri, tabaccai, lavanderie, ferramenta, ottici e negozi di elettronica ed elettrodomestici. Resta consentito il commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via Internet, per televisione, corrispondenza, radio e telefono.
L'ordinanza emanata dalla Regione Lombardia lascia aperti tutti i media, considerati servizi pubblici essenziali. Lo si apprende da fonti della Regione Lombardia che peraltro aveva stabilito di lasciare aperte le edicole.
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