(ANSA) - MILANO, 1 LUG - Ripartono oggi, dopo mesi in
parte di blocco e in parte di attività principalmente da remoto,
ossia in videoconferenza, le udienze con le modalità "ordinarie"
al Tribunale di Milano, anche se i giudici per la presenza in
aula delle parti e dei testimoni dovranno garantire le regole di
sicurezza "anticontagio Covid-19", come l'utilizzo dei
dispositivi di protezione e il distanziamento "di almeno un
metro tra i presenti". Lo ha stabilito, in linea con le recenti
normative nazionali, il presidente del Tribunale di Milano
Roberto Bichi.
Le varie sezioni dei giudici dovranno fare in modo, come si
legge nel provvedimento, di non 'ingolfare' di processi le
giornate di udienza e stabilire semmai "criteri di priorità" di
trattazione dei procedimenti. Restano salve le "modalità da
remoto" per le udienze dei processi già fissati con
provvedimenti prima del 30 giugno. Gli arrestati torneranno ad
essere presenti nelle aule nelle convalide per direttissima, con
una serie di regole per evitare assembramenti agli stessi orari.
Udienze "in presenza" delle parti anche davanti a gip e gup, un
ufficio quello dei gip dove si sta cercando di tornare alla
normalità anche dopo le conseguenze dell'incendio di marzo, che
ha causato anche problemi per molti fascicoli.
Bichi, comunque, spiega che "l'osservanza delle disposizioni"
anti Covid resta la "condizione per lo svolgimento dell'attività
di udienza". Gli avvocati nelle scorse settimane si erano
lamentati a più riprese per la stasi delle attività. Intanto, al
Palagiustizia in questi giorni c'è più presenza di persone,
anche perché diverse cancellerie hanno riaperto al pubblico. E
per domani anche i cronisti sono stati ammessi all'aula bunker
davanti a San Vittore per assistere alla requisitoria nel
processo sul caso Eni-Nigeria. (ANSA)
Da oggi udienze 'normali' a Milano
Imputati e testi in aula. Bichi, sicurezza su Covid resta regola