Almeno la media del nove e la residenza in centro a Milano: sono questi due dei requisiti per essere ammesso al liceo Manzoni dal prossimo anno scolastico. Il motivo - si legge nei criteri di ammissione alla prima del 2021/2022 - è l'emergenza coronavirus: da un lato gli spazi sono pochi e quindi si potranno fare solo otto classi, dall'altro gli studenti che già ci sono, soprattutto quelli che sono ora in prima, avranno bisogno di essere "riorientati" e quindi "è bene cercare di accogliere nelle classi prime quegli studenti che, ragionevolmente, è prevedibile siano molto motivati e non bisognosi di un eventuale riorientamento".
Due quindi i requisiti per potersi iscrivere in uno dei licei più blasonati della città: uno meritocratico (ovvero la media del 10 o del 9 in seconda media in italiano, matematica e inglese) e uno territoriale. Sarà data la precedenza infatti ai ragazzi con media alta che abitano in zona 1, quella dove si trova la scuola, ovvero in pieno centro. A seguire le zone più vicine.
Il consiglio di istituto ha approvato le nuove norme con 15 voti favorevoli e 4 contrari ma a non tutti gli studenti la novità è piaciuta. Per questo oggi, ultimo giorno di scuola in presenza in Lombardia dove da lunedì riprenderà per tutte le superiori la didattica a distanza, hanno organizzato un picchetto informativo e di protesta.
"Troviamo inammissibile - hanno spiegato sui social del Collettivo politico Manzoni - che una scuola PUBBLICA, che dovrebbe essere accessibile a tutti e a tutte, ponga così spudoratamente un limite alle iscrizioni".
Evitato un corteo per non creare assembramenti, i ragazzi si sono messi distanziati lungo il corridoio della presidenza e una delegazione è stata ricevuta dal vicepreside.
"Il tema del sovraffollamento, che ormai non può più essere ignorato - hanno spiegato -, rimane solo ed esclusivamente di facciata, grazie ad una mossa strategica pensata per portare il nostro Liceo ad essere sempre più vicino all'ideale scuola dell'eccellenza" ma " non vogliamo una scuola elitaria che vede i suoi studenti e le sue studentesse come semplici trofei di cui potersi vantare, lasciando indietro chi non ha avuto la possibilità di ricevere un'istruzione che concedesse una media dell'8 o chi ha bisogno di più tempo, di maggiore esperienza, chi crede non siano i voti a determinare le proprie capacità."
Covid: pochi spazi, al Manzoni solo con media del 9
Protesta degli studenti, non vogliamo scuola elitaria