Lombardia

COVID: il punto in Lombardia

Appello della Regione, niente stop agli impianti di sci

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 23 NOV - Con 32.862 tamponi effettuati è di 5. 289 il numero di nuovi positivi al Coronavirus in Lombardia, con una percentuale quindi in calo che si attesta al 16%. Sono in diminuzione i ricoveri: quattro in meno in terapia intensiva (945 in totale), sessanta in meno negli altri reparti (8.331), mentre con 140 decessi sale a 20.664 il numero complessivo dei morti.
    Per quanto riguarda le province, a Milano sono stati segnalati 1.604 casi, di cui 576 in città; a Varese 848, a Como 482, a Monza 749, a Brescia 405, a Lecco 184, a Bergamo 165, a Lodi 138, a Pavia 85, a Cremona 63, a Mantova 57 e a Sondrio 33.
    Una situazione quindi in miglioramento, come ha sottolineato il presidente della Regione Attilio Fontana, mentre dagli assessori al Bilancio e alla Montagna Davide Caparini e Massimo Sertori è arrivato l'appello al governo a non bloccare gli impianti sciistici.
    Per la cura dei pazienti a domicilio dopo il progetto Cod19 (Centro operativo dimessi), nato in primavera per seguire a domicilio i malati di Covid-19 dimessi dagli ospedali, l'università Statale di Milano ha realizzato il Virtual Hospital per l'assistenza domiciliare in modalità virtuale, con visite fatte per via telematica (in modo da recuperare quelle saltate o annullate in questi mesi), previo contatto con il medico di base e aggiornamento del fascicolo sanitario elettronico del paziente..
    Dal punto di vista giudiziario, la Dda di Milano ha effettuato controlli nella sede del Monza Calcio per verificare le modalità con cui si stavano effettuando i tamponi rapidi ad alcuni calciatori. Inoltre, su disposizione dei pm Silvia Bonardi e Alessandra Cerreti, il Gico della guardia di finanza e i carabinieri del Nas hanno effettuato perquisizioni presso lo studio di Cristiano Fusi, in passato medico del Milan e della Nazionale italiana magistrati.
    Intanto sono oltre 10 mila le richieste di voucher taxi arrivate al Comune di Milano da quando, quasi tre mesi fa, è stato lanciato il sistema che consente a diverse categorie di cittadini di utilizzare l'auto pubblica a tariffe agevolate.
    Considerato il successo di utilizzo e il protrarsi dell'emergenza causata dall'epidemia il Comune ha deciso di ampliare i criteri di accesso all'agevolazione. (ANSA).
   

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